Tu sei qui: PoliticaOspedale, il Pdl rilancia le accuse
Inserito da Addetto Stampa (admin), giovedì 12 marzo 2009 00:00:00
«Destano enormi perplessità - affermano il coordinatore cittadino di Alleanza Nazionale, avv. Giovanni Del Vecchio, ed i consiglieri comunali Luigi Napoli e Alessandro Schillaci - sia sul piano tecnico sia su quello politico, le superficiali dichiarazioni rilasciate agli organi di stampa dal consigliere comunale Viggiano, che ha difeso a spada tratta il Sindaco sulla problematica dell’ospedale cittadino; quando, invece, gravi sono le responsabilità del Sindaco, il cui impegno profuso, che pure c’è stato, non ha portato ad alcuna iniziativa concreta, e di questo l’intera città ne è consapevole. Riprova sono i tanti cittadini cavesi e le associazioni di settore che si stanno mobilitando a difesa del Pronto Soccorso Ospedaliero e che chiedono legittimamente che sia il Sindaco in prima persona, nella qualità di primo cittadino, a rompere il silenzio ed a rassicurare l’intera cittadinanza che si interroga preoccupata sulle sorti della sanità cavese.
Quando il consigliere comunale Viggiano afferma che la legge regionale 16/2008 è “una cattiva legge fatta con il pallottoliere” deve anche rispondere alla cittadinanza ed interrogarsi su come mai il Sindaco e la Giunta hanno lasciato spirare i termini per impugnare la delibera di attuazione della suddetta legge del precedente Direttore Generale dell’Asl Sa 1, mentre, invece, il Sindaco del Comune di Scafati ha impugnato la delibera deducendone nel ricorso al Tar l’illegittimità sotto tanti profili, non ultimo che la stessa delibera era stata emessa in assenza del parere preventivo ed obbligatorio della conferenza dei Sindaci, di cui il nostro Sindaco è presidente?
Ed ancora il consigliere Viggiano forse dimentica che i politici come Bassolino e Montemarano, che hanno portato allo sfascio la sanità in Campania ed ora hanno partorito questa sciagurata legge regionale, fanno parte proprio del suo schieramento politico?
Ed infine, non corrisponde assolutamente al vero che il tutto è stato rimandato dal primo aprile al 30 giugno, atteso che, nella stessa legge regionale all’art. 2 comma 2 lett. b), tale ultima data è esclusivamente il termine finale entro il quale il processo di razionalizzazione delle Asl deve essere completato, per cui è bene che i cittadini cavesi sappiano che la sanità cavese è in grave rischio perché è, purtroppo, cominciato il conto alla rovescia sulle sorti del nostro glorioso ospedale!».
Fonte: Il Portico
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