Tu sei qui: PoliticaPatto Territoriale, gran rifiuto di Siani
Inserito da (admin), venerdì 17 giugno 2005 00:00:00
Secco no al sindaco. Fabio Siani, già assessore al Commercio nella Giunta Messina ed esponente di spicco di An, rifiuta la nomina, su proposta dell'Amministrazione metelliana, a componente dell'assemblea del Patto Territoriale "Costa d'Amalfi", contestando la gestione politico-amministrativa della Giunta Messina. La vicenda è diventato un caso in An. Nuova grana per il sindaco, dunque. Fabio Siani, l'enfant prodige della politica cavese, rifiuta la nomina nel Patto Territoriale. «Dovevo dare un segnale forte alla mia contestazione, di qui il rifiuto chiaro e preciso. Ho manifestato il mio dissenso sia a Messina che agli organi di partito. Non posso rappresentare un'Amministrazione dalla quale mi sento estraneo completamente per cultura e per operare». Siani, eletto nella lista "Azzurri per Cava" (Marco Galdi sindaco), nel ballottaggio si schierò con Messina perché ritenne che rappresentava sempre e comunque la destra. Ma sin dall'inizio mantenne un atteggiamento critico su certe scelte: «Le sentivo non ispirate ai veri interessi della città, pur riconoscendo che si sta lavorando per portare a termine il progetto di città». Siani ricorda lo scontro dei peones di Forza Italia, di cui lui fu protagonista, contro lo strapotere di Petrillo e la gestione in generale della Giunta Messina. Rientrato in An, fu indicato come assessore al Commercio. «Mantenni un comportamento critico e fui tra coloro che hanno sostenuto nel partito l'uscita di An dalla Giunta, né mi convinse il documento posto alla base del "Messina bis". Sapevo, ed i fatti lo hanno confermato, che mai sarebbe stato attuato». Secondo Siani, la battaglia portata in Consiglio comunale sulla riduzione di assessori, consulenti e super consulenti è inutile, senza alcun risultato. Messina imporrà le sue scelte ed alla vigilia del voto i partiti certamente non premeranno il piede sull'acceleratore. Di qui anche il disagio che vive in questo momento in An, dove le varie anime non riescono a trovare un punto di incontro per una battaglia concreta e rispondente ai legittimi interessi della comunità. «Sono molto vicino al progetto civico di Marco Galdi, ne condivido l'impostazione ed i temi, ma soprattutto vedo crescere quell'entusiasmo per la politica che resta l'unica vera linfa per la democrazia e per il superamento della crisi in cui sembra essere caduta la nostra città». Siani, però, non nasconde qualche perplessità: «Galdi potrà avere successo e conquistare settori dell'opinione pubblica se nel cammino manterrà la barra della sua navicella non a sinistra». E ricorda che Cava è e resta una città moderata. La riprova, il lungo governo nella Prima Repubblica di Amministrazioni guidate da uomini moderati ed interpreti dello spirito della comunità. «Marco Galdi già nelle ultime amministrative seppe cogliere quello spirito. Potrebbe ripetersi e con lui tutto il suo progetto».
Fonte: Il Portico
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