Tu sei qui: PoliticaPD e "Città Democratica" ai ferri corti
Inserito da (admin), giovedì 1 agosto 2013 00:00:00
Nessuna stampella ed inciucio con e per l’Amministrazione Galdi (accusa scaturita dalla votazione in Consiglio in merito al servizio di igiene urbana). Critiche a quei consiglieri (leggasi Luigi Gravagnuolo) che avrebbero nell’ultima seduta del Consiglio comunale “sparato” numeri non veritieri sullo sforamento della situazione economica ex Seta, facendo così demagogia a fini elettorali. È quanto hanno tenuto a precisare il PD cittadino ed il suo gruppo consiliare in una conferenza stampa a Palazzo di Città. Non si è fatta attendere la replica dell’Associazione “Città Democratica”, il cui portavoce Alfonso Caiazzo difende Gravagnuolo e pone una serie di quesiti in particolare a Vincenzo Servalli. Ecco la nota integrale:
«In qualità di portavoce dell’associazione civica Città Democratica, vorrei porre alcune domande al consigliere del PD Vincenzo Servalli.
Il consigliere durante la conferenza stampa del 31/7/2013 afferma che in Consiglio comunale il nostro rappresentante in Consiglio, Luigi Gravagnuolo, ha fornito numeri di bilancio a puro scopo demagogico. Se per il consigliere Servalli questi numeri sono una mera invenzione demagogica, sappia fornircene di più precisi ed indicativi, tanto da far capire a chi lo ascolta quanta demagogia sia stata fatta durante l’intervento di Gravagnuolo.
Il consigliere Servalli afferma poi che il PD, come Città Democratica, è contrario alla privatizzazione. Ma perché allora hanno votato contro un ordine del giorno, da noi proposto attraverso Gravagnuolo, che di fatto bloccava al sindaco la strada della privatizzazione? Le posizioni prese in Consiglio comunale non avvallano quanto da Servalli affermato in conferenza stampa.
Ed ancora, come fa il consigliere Servalli a dire che il PD non farà la stampella di Galdi, se poi di fatto, nel momento in cui il sindaco non aveva i numeri per uscire dall’empasse, lo hanno salvato anche con i loro voti? Noi siamo contro questa Amministrazione e non faremo mai da sponda per una nave in tale confusione di rotta. È pur vero che sulla questione Manifattura abbiamo appoggiato il “progetto” di Galdi, ma solo perché riprendeva a pieno quello della precedente Amministrazione!
Un’ultima domanda: come fa il consigliere Servalli ad asserire di aver difeso gli interessi dei lavoratori se nessuno di essi se n’è accorto? Ha forse ricevuto ringraziamenti ufficiali dai sindacati di tale categoria o da rappresentanti della Se.T.A.? Se così fosse, siamo contenti che i lavoratori riconoscano in lui un alleato, che a dire il vero a noi è sembrato un po’ ambiguo nelle scelte.
Ci piacerebbe che il consigliere rispondesse alle domande per dovere politico e per chiarezza nei confronti dei cittadini. La battaglia in città non si può condurre contro le persone, ma per le persone, ed è ciò che oramai Città Democratica sta facendo con un alacre lavoro di gruppo, dimenticando asti, vecchi screzi, stupide diatribe che non appartengo al nuovo gruppo dirigente che la nostra Associazione sta creando».
Alfonso Caiazzo, Portavoce di Città Democratica
Fonte: Il Portico
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