Il Coordinatore del Circolo del Partito Democratico di Cava de’ Tirreni “25 APRILE”, Giuseppe Aliotti, dichiara quanto segue:

«La situazione politico-amministrativa è in grande fibrillazione e, come sempre accade, si genera grande confusione. Al fine di fare chiarezza verso l’opinione pubblica cittadina, il Partito Democratico chiederà la convocazione urgente del Consiglio comunale, durante il quale le forze politiche potranno chiarire la loro posizione e formalizzare la crisi della maggioranza Galdi. Per parte nostra esprimiamo assoluta contrarietà a soluzioni di governi tecnici o di cosiddetta salute pubblica, né vi parteciperemo in alcun modo. Sarebbe impossibile coesistere con chi ha contribuito a mortificare la nostra città. Per quanto ci riguarda esistono due possibilità: le dimissioni del sindaco Galdi o la votazione di una mozione di sfiducia nell’assise del Consiglio comunale».

Sulla stessa lunghezza d’onda e del medesimo avviso sono i tre componenti del Gruppo Consiliare del PD, Pasquale Scarlino, Nunzio Senatore e Vincenzo Servalli.

Il Segretario cittadino Giuseppe Aliotti

NCD, nessun appoggio a Galdi

Il NCD cavese, con riferimento all’articolo pubblicato in data odierna su un quotidiano locale, nel quale si paventa un possibile appoggio all’Amministrazione Galdi, smentisce seccamente quanto riportato nell’articolo, frutto solamente della fantasia politica del giornalista. Il NCD ha volutamente evitato di rilasciare proprie dichiarazioni all’esito dell’allontanamento di FdI dall’Amministrazione allo scopo di evitare un inasprimento dei toni del dibattito politico.

Ciò non va minimamente a smuovere la nostra posizione di forza, di opposizione e di contrasto all’Amministrazione Galdi. Nessun contatto e nessun sostegno politico a chi non riteniamo in grado di gestire la nostra città. Possibile solo la condivisione su tematiche fondamentali (rifiuti, problema case) per la risoluzione di problematiche di rilievo per la città.

Invitiamo infine i giornalisti ad attenersi, per il NCD, ai comunicati stampa ed alle dichiarazioni del capogruppo, al fine di evitare possibili fraintendimenti.

Massimiliano Di Matteo