Il Partito dei Comunisti Italiani chiede le immediate dimissioni del sindaco Marco Galdi e della sua maggioranza, che hanno infangato la nostra città ed hanno ricoperto di vergogna l’intera cittadinanza.

Non entriamo nel merito di vicende giudiziarie delicate e di estrema gravità, sulle quali si esprimerà la magistratura, ma appaiono già chiare le responsabilità politiche del sindaco e dei suoi alleati. D’altronde, che gli attuali amministratori fossero interessati a tutto tranne che al bene della città e dei suoi abitanti, è opinione che alcuni di noi hanno già espresso da tempo, ma che ora va diffondendosi sempre più tra i cavesi.

La vicenda “Cofima”, il Principato d’Arechi o le esternazioni farneticanti ed anticostituzionali in merito a vicende storiche quali la lotta di liberazione, danno il senso dell’inettitudine e dell’ignoranza di chi pretende di amministrare la città, e se ad esse si associassero anche elementi di corruzione e malaffare, ci troveremmo di fronte al momento più basso della nostra storia politica.

È necessario ritornare alle urne, ridare la parola al popolo, rinnovare la classe politica, anche quella di opposizione, che, salvo poche eccezioni, si è distinta per la sua assenza, troppo distratta per accorgersi di quel che succedeva a Palazzo di Città e per denunciarlo: è finito il tempo del bon ton, è necessario marcare con forza distanze e confini tra le parti, denunciare malaffare, ingiustizie e favoritismi, se si vuole ridare ai cittadini la speranza di un vero cambiamento.

Chiediamo, pertanto, che questa diventi l’occasione per coagulare una forte alternativa sociale e progettuale all’attuale centrodestra, che l’opposizione richieda compatta e con coraggio l’azzeramento non della Giunta, bensì dell’intera esperienza amministrativa, senza balbettare patetiche richieste al sindaco di ritiro deleghe.

Marco Galdi se ne deve andare prima che lui ed i suoi collaboratori facciano altri danni alla città.

David Senatore, segretario Pdci Cava de’ Tirreni