Via libera dal Consiglio comunale di Cava de’ Tirreni all’assestamento del bilancio di previsione 2014. La maggioranza che sostiene l’esecutivo retto dal sindaco Marco Galdi ha superato brillantemente l’ultimo vero e proprio ostacolo prima della scadenza della consiliatura. Infatti, anche se era stata gettata acqua sul fuoco dai diretti interessati, alla vigilia della riunione del parlamentino c’era attesa per l’atteggiamento che sarebbe stato assunto in aula dal gruppo consiliare di Fratelli d’Italia, interessato da settimane da fibrillazioni interne tra coloro che punterebbero a “mollare” Galdi e quelli che invece vogliono continuare a puntare su di lui alle ormai prossime amministrative. Per questo motivo il Consiglio comunale di ieri era la cartina da tornasole per valutare la tenuta della maggioranza.

Nello specifico, prima del provvedimento relativo alla salvaguardia degli equilibri di bilancio, il parlamentino cittadino ha riconosciuto la legittimità di due tranche di debiti fuori bilancio. La prima delibera, quella riferita ad importi che il Comune dovrà sborsare per quattro sentenze che hanno visto l’ente metelliano soccombere in giudizio, per un totale complessivo di euro 580.844,78, è passata senza intoppi.

Non sono mancate le polemiche, invece, per la seconda tranche, ovvero quei debiti su beni e servizi effettivamente avvenuti a favore del Comune. In questo caso il totale ammonta ad euro 182.307,93. A finire nel mirino dell’opposizione (Di Matteo e Scarlino in primis) una serie di spese effettuate dal VI Settore (Polizia Locale), tra cui abbonamenti a periodici e riviste per circa 20mila euro, ed il parere del collegio dei revisori dei conti, i quali hanno invitato l’Amministrazione ad inoltrare l’intero carteggio alla magistratura contabile per l’individuazione di eventuali danni erariali.

Ad introdurre, poi, il punto più importante all’ordine del giorno, ovvero l’assestamento del bilancio di previsione 2014, è stato il sindaco Galdi. «Da un punto di vista politico è impensabile fare una valutazione, visto che il preventivo è stato approvato soltanto lo scorso giugno, mentre da un punto di vista contabile questo provvedimento comporta l’applicazione dell’avanzo di esercizio conseguito nel 2013 per estinguere una serie di debiti».

Di tenore totalmente opposto, ovviamente, il commento del capogruppo del Pd, Vincenzo Servalli: «Si tratta di un atto molto triste, votato per logiche che nulla hanno a che fare con il dibattito. Questa è una maggioranza fittizia».

Valentino Di Domenico