Tu sei qui: PoliticaPositano, consulenza da 100mila euro per il Piano delle Aree Demaniali: scontro tra maggioranza e minoranza
Inserito da (Redazione il Vescovado Notizie), giovedì 14 novembre 2024 17:30:42
«Il Comune di Positano ha impegnato 100mila euro per una consulenza a un architetto non specializzato in materia demaniale. A noi sembrano troppi e infatti abbiamo deciso di fare un esposto alla Procura della corte dei conti su un affidamento di dubbia legittimità». Con queste parole Vito Mascolo, consigliere di minoranza di "Su per Positano" aveva denunciato una spesa ingente dell'amministrazione comunale per la redazione del Piano di Utilizzazione delle Aree Demaniali (PAD).
A stretto giro, il sindaco Giuseppe Guida è intervenuto sui social per difendere la scelta dell'amministrazione, specificando che la Regione Campania ha obbligato i comuni, entro 240 giorni, a redigere e approvare il PAD per le aree demaniali del proprio territorio. «Dati i tempi stretti e la complessità della materia, abbiamo affidato il compito a un professionista di comprovata professionalità», ha chiarito Guida, aggiungendo che «l'importo di 100 mila euro è nella realtà al lordo degli oneri di cassa e dell'IVA per cui, come si legge chiaramente in delibera, il compenso reale è di circa 82mila euro».
La replica non ha soddisfatto il gruppo di minoranza, che ha sollevato ulteriori dubbi: «I Positanesi spendono 100.000€, ma pur di darci torto, il sindaco dice 82.000€. Forse IVA e oneri di cassa li paga lui?», hanno commentato, lamentando inoltre la mancanza di risposte esaustive durante le sedute del consiglio comunale.
Il gruppo "Su per Positano" solleva anche altre criticità riguardanti l'affidamento dell'incarico, sostenendo che «la determina non giustifica l'assenza di personale interno qualificato, nonostante il Comune già dispone di tre ingegneri esterni come supporto al RUP, tale ultimo requisito viene individuato come fondamentale dalla Corte dei Conti per ricorrere ad affidamenti a consulenti esterni». L'opposizione, poi, contesta al Sindaco di non aver risposto in merito al «profilo ed esperienza specifica del consulente», che sarebbe stato nominato violando «i principi del Codice dei Contratti Pubblici, non fornendo adeguate motivazioni sulla scelta dell'architetto incaricato».
Inoltre, la minoranza contesta la trasparenza del processo decisionale, criticando l'amministrazione per non aver coinvolto associazioni e cittadini nella fase partecipativa richiesta dalla legge regionale.
L'opposizione conclude invitando l'amministrazione a un maggiore coinvolgimento e trasparenza, auspicando una gestione del demanio marittimo che segua principi di legalità e partecipazione attiva.
Fonte: Il Vescovado
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