Tu sei qui: Politica"Principato di Salerno", si anima il confronto
Inserito da (admin), venerdì 1 ottobre 2010 00:00:00
Una “relazione storica”, a supporto della proposta di costituzione della Regione “Principato di Salerno”, è stata presentata, durante l’ultima Assise comunale, dal sindaco Galdi, dal suo vice Napoli e dal presidente del Consiglio, Antonio Barbuti.
«La costituzione di una nuova Regione - ha esordito Napoli - presuppone la consapevolezza, da parte dei suoi abitanti, delle radici storiche, culturali ed ideologiche che giustificano e che motivano l’individuazione, per essa, di un nome adeguato e caratterizzante».
Un breve, ma appassionante excursus, che ha approfondito e chiarito in maniera puntuale gli aspetti salienti che hanno caratterizzato il Principato di Salerno e che, come ha avuto modo di specificare lo stesso vicesindaco di Cava de’ Tirreni, «rende l’idea di quanto forte e sostanziale sia l’identità storica, politica, culturale ed economica di un territorio, quello salernitano, ora candidato a costituire una nuova Regione, che si ricolleghi ai fasti di un tempo per riaffermare la propria memoria e proiettarsi verso il futuro».
«La provincia salernitana - ha concluso Napoli - ha sempre costituito una realtà omogenea ben consapevole delle proprie caratteristiche e potenzialità, capace oggi di esprimerle in autonomia, se sgravata da una politica governativa regionale che punta con evidenza allo sviluppo di altri territori, limitando, di fatto, i margini di crescita della provincia di Salerno».
Il Portavoce Antonello Capozzolo
“Principato di Salerno”, secco no del circolo SEL di Cava-Vietri
La proposta di costituire una nuova Regione, che raggruppi 158 Comuni della Provincia di Salerno sotto l’unica denominazione di “Principato di Salerno”, è qualcosa di sconcertante. Il circolo SEL di Cava-Vietri “Anna Politkovskaja” esprime il proprio dissenso alla proposta votata nello scorso Consiglio comunale di Cava de’ Tirreni.
Le motivazioni mostrate dai 21 consiglieri comunali favorevoli alla creazione di una nuova Regione appaiono “vecchie” ed “imbarazzanti”. Lo stesso nome “Il Principato di Salerno” è vecchio! Un tuffo nel passato di oltre 1.300 anni per assecondare le smanie di potere di una classe politica povera di idee di sviluppo reali del territorio. In un periodo di crisi globale, dove si è addirittura per molto tempo parlato di abolizione delle province, la proposta votata favorevolmente dall’Amministrazione comunale appare come un netto passo indietro.
Tale convinzione è avvalorata ancor più dal fatto che in Consiglio Comunale non sono stati resi noti né i vantaggi economici né di altro genere che questa ipotetica “nuova Regione” potrebbe produrre. Più che un vantaggio per i cittadini dei 158 Comuni, si ha l’impressione che l’intera operazione sia un ulteriore vantaggio per una classe politica avida di nuovi incarichi e speranzosa di poter distribuire nuovi ruoli gestionali.
Il portavoce di S.E.L. Cava-Vietri, Dott.ssa Emilia Di Mauro
Fonte: Il Portico
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