Non tarda ad arrivare anche la replica del capogruppo di minoranza di "Ravello nel Cuore", Salvatore Ulisse Di Palma, alle dichiarazioni del sindaco Paolo Vuilleumier alla vigilia del consiglio comunale per l'approvazione del Bilancio di Previsione, rinviato, lo ricordiamo, per difetto nella convocazione. Attraverso una nota trasmessa alla nostra redazione, anche Di Palma, come Salvatore Di Martino, contesta, oltre il luogo angusto della stanza del sindaco, l'orario mattutino scelto per la trattazione dell'importante argomento, che non consente, specie ai consiglieri che svolgono attività dipendenti o professionistiche di poter prendere parte all'assise. Stesso discorso per i cittadini uditori. Di seguito il testo integrale di Di Palma.

Siamo alle solite.

C'è ancora qualcuno, eterno bambino che pensando di fare "BOOM" crede di mettere paura alla gente.

C'è ancora qualcuno che racconta favole (stesura del bilancio di previsione), lui stesso ci crede (speriamo) e, cosa ancora più strana vorrebbe che altrettanto ci credessero gli altri.

Da sempre il gruppo consiliare "Ravello nel Cuore" ha invocato la partecipazione ai consigli comunali dei cittadini.

Da sempre abbiamo lamentato dell' assurdità dei luoghi dove si è celebrato il consiglio comunale itinerante : "Sala bunker" dell'Auditorium, Casa comunale palazzo Tolla" fantasma", sala Frau "ospitati" ma, cosa ancora più grave abbiamo, da sempre lamentato che, chi doveva non ha mai voluto né ha mai partecipato all'estrinsecazione del concetto di democrazia.

Nessun intervento nostro è stato cancellato in questi quattro anni, serbiamo copia e memoria del nostro impegno di opposizione, mai per fare "Ammuina", mai pretestuoso, sempre e solo nella logica di costruire e di preservare i diritti dei cittadini, soprattutto di quelli che non hanno voce.

Bravo Sindaco, sei riuscito ad essere, in Costa d'Amalfi, il fanalino di coda dei colleghi tuoi tutti, nell'approvare il bilancio di previsione 2015 che andremo a votare il 15 settembre p.v.

Poveri illusi che pensavamo che il ritardo di celebrare il consiglio comunale fosse da imputare a chissà quale progettualità o a chissà quali grandi intuizioni.

Tanta attesa per nulla. Bravo Sindaco, hai partorito l'ennesimo topolino che non mi stanco di chiamare "libro dei sogni".

Come vorremmo un consiglio comunale con una larga partecipazione di cittadini, perché proprio lì, caro Sindaco che ti sbugiarderemmo e ti daremmo una pubblica lezione sul saggio e pacifico amministrare.