Dopo la rinuncia di Pasquale Napolitano per motivi di salute, Antonio Reppucci è stato nominato commissario prefettizio. Una nomina che non ha sorpreso il Palazzo. Reppucci da qualche mese sta operando in sostituzione di Napolitano nel segno della continuità, ma con lo stile che gli è proprio: aperto al dialogo, disponibile alle esigenze della comunità, nel rispetto della legalità e delle regole. Assumendo l'incarico di subcommissario si era augurato di non essere un uomo solo al comando, come un corpo estraneo infiltratosi nel tessuto cittadino, ma di essere ricordato al termine dell'incarico in modo positivo. Ed i segnali di queste prime settimane sono in tale direzione. Reppucci ha instaurato un buon rapporto con i dirigenti. «Ci stiamo sforzando di traghettare la città - ha dichiarato - verso le prossime elezioni comunali tenendo presente l'interesse collettivo. I cittadini non possono essere penalizzati per la mancanza del potere politico. Tutti insieme garantiremo l'istituzione e saremo vicini alle varie problematiche della cittadinanza». Le delibere assunte, il rinnovo dell'incarico ai dirigenti fino alla scadenza elettorale, i vari incontri con cittadini e rappresentanti politici testimoniano l'impegno sostenuto. Da più parti, intanto, sono partiti auguri di pronta guarigione e di ritorno agli impegni istituzionali per Pasquale Napolitano, che nel breve tempo trascorso a Cava aveva suscitato simpatia e rispetto per la sua amabilità e per il uo profondo senso dell'istituzione.