Il patto nel centro-destra è chiaro: siglato tra Meloni, Salvini e Berlusconi sancisce come il partito che all'interno della coalizione otterrà più voti alle elezioni politiche del prossimo 25 settembre, deciderà il futuro premier.

Questa linea politica ha fatto registrare un sincero ottimismo da parte della leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, di poter diventare la prossima presidente del Consiglio, entrando anche nella storia come prima donna a capo di un governo italiano.

Intanto - gli altri due leader di centro-destra - Salvini e Berlusconi si concentrano sulla flat tax.

E' sul cavallo di battaglia delle tasse che Salvini spinge oggi l'acceleratore, affermando:

"Vogliamo estendere la flat tax al 15% anche ai lavoratori dipendenti", annuncia a Radio Montecarlo, sicuro che "nell'arco dei 5 anni si può fare".

Dunque, tassa piatta non solo per le partite Iva ma anche per il bacino larghissimo dei dipendenti, è questa la novità di giornata della Lega.

Diversa però dall'aliquota del 23% "per tutti, famiglie e imprese", proposta invece da Silvio Berlusconi che attacca poi Letta sulla sua proposta di patrimoniale: "Non approveremo mai, in modo assoluto, un'imposta patrimoniale sulla casa, un'imposta patrimoniale sui risparmi, un'imposta sulle successioni e sulle donazioni".

Un nuovo vertice fra Meloni, Salvini e Berlusconi dovrebbe essere programmato dopo Ferragosto.

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