Dopo la nota diffusa dalla Regione Campania in cui si rivendicavano presunti "primati sulla sanità", si è sollevata una valanga di polemiche e reazioni indignate. Tra le voci più dure, quella di Edmondo Cirielli, candidato del centrodestra alla presidenza della Regione, che ha definito l'annuncio «una provocazione inaccettabile per chi ogni giorno vive sulla propria pelle le difficoltà del sistema sanitario».

Cirielli ha ricordato come la Agenas, l'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, abbia «smentito rapidamente i trionfalismi della giunta uscente», fornendo dati che raccontano una realtà ben diversa.

«Ecco la verità di quanto accade in Campania», ha dichiarato il candidato.

Secondo i dati citati da Cirielli:
• nella rete cardiologica, solo il 48,2% degli infarti gravi viene trattato con angioplastica entro 90 minuti, «otto punti sotto la media nazionale e quasi 17 punti al di sotto degli standard europei»;
• la mortalità per infarto è dell'8,3%, «oltre la soglia ministeriale»;
• nella rete trauma, la Campania registra «la seconda peggiore mortalità d'Italia nei centri specializzati (44,9%, contro uno standard del 24%)»;
• la rete ictus dispone di posti letto in Stroke Unit «quasi dimezzati rispetto alla media nazionale (-46%)»;
• nei pronto soccorso, «un paziente su otto abbandona prima della visita (12,17%, il doppio della media italiana)».

«Potrei continuare a lungo», ha aggiunto Cirielli, «ma chi ci ha governato finora è talmente fuori dalla realtà da non rendersi conto che con questi toni trionfalistici offende la sofferenza di migliaia di campani e delle loro famiglie».

Il candidato ha poi lanciato un appello al mondo sanitario e ai cittadini: «Ai pazienti, ai loro cari, al personale sanitario tutto, il mio impegno solenne: tutti i miei sforzi, dal primo giorno in cui sarò Presidente, saranno finalizzati a restituire speranza ai campani. A partire dalla sanità. La Campania merita una sanità che curi davvero, non che si autocelebra mentre la gente soffre».