Tu sei qui: PoliticaSanità, De Luca: «Il numero chiuso a Medicina è un filtro idiota, va abolito»
Inserito da (Redazione il Vescovado Notizie), lunedì 3 marzo 2025 16:47:54
"La nostra posizione è rendere libero l'accesso alla Facoltà di Medicina. Speriamo che ci sia l'eliminazione del numero chiuso, perché ci hanno preso in giro: hanno solo spostato il test a sei mesi, ma il problema resta". Così Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, ha ribadito la sua posizione sulla selezione per l'ingresso a Medicina, parlando a Battipaglia durante la visita all'ospedale Santa Maria della Speranza, dove ha inaugurato la nuova Tac, il Centro di simulazione e il punto di dialisi.
Secondo De Luca, il numero chiuso rappresenta una barriera ingiusta che obbliga molti studenti italiani a emigrare: "C'è un quartiere in una città della Romania che è fatto tutto da salernitani e napoletani, ragazzi costretti ad andarsene in Romania o in Bulgaria per studiare Medicina. È veramente da Paese demenziale. Riportiamoli in Italia".
Il governatore ha ricordato come, in passato, l'accesso all'università fosse libero e regolato dalla selezione naturale durante il percorso di studi: "Ai miei tempi, al primo anno non si riusciva neanche a entrare in un'aula universitaria, c'erano migliaia di iscritti. Dopo un anno, i tre quarti se ne andavano perché capivano che non era la loro strada. Questo succederebbe anche oggi, senza bisogno di un test a quiz assurdo".
Particolarmente dura la sua critica sui criteri di selezione adottati nei test d'ingresso: "Non lasciamo fuori chi non ha superato il percorso didattico, ma chi non ha risposto alle domande sulla Transiberiana, sulla grattachecca, sulla figura del fiocco di neve. È un sistema ridicolo che ha creato patologie in migliaia di ragazzi, bloccandoli dopo anni di studio e sacrifici".
Nel suo intervento, De Luca ha toccato anche il tema delle disparità nel sistema sanitario italiano, sottolineando le difficoltà della Campania: "Abbiamo 15mila dipendenti in meno nella sanità rispetto alla media nazionale e ogni anno riceviamo 200 milioni di euro in meno dal fondo sanitario nazionale. Siamo l'ultima Regione d'Italia nella distribuzione delle risorse".
Nonostante le difficoltà, ha rivendicato i risultati raggiunti: "Siamo tra le prime tre Regioni d'Italia per le liste di attesa, per i tempi di pagamento e per il fascicolo sanitario elettronico. Abbiamo superato tutti i target nell'ospedaliera, nella prevenzione e nel territoriale. Ma lavoriamo con mezzi completamente diversi: è come mettere sulla stessa pista uno con la Ferrari e uno con la 500. Se poi arriviamo allo stesso traguardo, chi cammina con la 500 ha fatto un miracolo".
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Fonte: Il Vescovado
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