Tu sei qui: PoliticaSanpietrini e Principato, battaglia in Consiglio
Inserito da La Redazione (admin), giovedì 30 settembre 2010 00:00:00
Questione sanpietrini e “Principato di Salerno”: queste le bollenti tematiche su cui ieri si sono confrontati nella lunga assise comunale, durata fino alle 23.30 circa, il gruppo di maggioranza e le forze d’opposizione del Comune di Cava de’Tirreni.
Con 21 voti favorevoli e 5 contrari è stata approvata la proposta avanzata dal presidente provinciale Edmondo Cirielli circa la costituzione di una nuova Regione capace di racchiudere i 158 Comuni della provincia salernitana sotto la nuova denominazione di “Principato di Salerno”.
Sorprendente il favore all’iniziativa espresso da parte del consigliere di Rifondazione Comunista, Michele Mazzeo, che si è dichiarato disponibile al progetto esposto in Consiglio dal sindaco Galdi. Disponibilità che ha ben presto scatenato la reazione del Circolo "G. Fortunato" del Partito della Rifondazione Comunista.
In una nota il segretario del Circolo, Francesco Lupi, ha dichiarato «il distacco dal voto favorevole espresso dal Consigliere della Federazione della Sinistra Ing. Michele Mazzeo sulla proposta di istituzione della Regione Principato di Salerno», precisando che «nella riunione del Direttivo del Circolo tenutasi prima della riunione del Consiglio comunale era stata data l'indicazione di votare contro detta proposta o, al massimo, di astenersi».
Gli altri "sì" sono giunti dal Pdl, con il vicesindaco Luigi Napoli ed il consigliere Giovanni Del Vecchio sugli scudi nel sottolineare l’importanza di sostenere lo sviluppo del territorio salernitano contro lo strapotere del napolicentrismo. La costituzione della nuova Regione, come spiegato da Del Vecchio, passerebbe solamente tramite legge costituzionale, allorquando a farne richiesta sia almeno 1/3 della popolazione interessata e la proposta sia successivamente avallata da un referendum popolare. «Entro tre mesi completeremo l’iter e poi si andrà al referendum», ha aggiunto Luigi Napoli.
Critiche, invece, le posizioni del Pd, con Enzo Servalli ad esporre le preoccupazioni, nel caso della formazione del Principato, in merito ad un’iniqua distribuzione dei fondi regionali. Sulla stessa lunghezza d’onda l’ex sindaco Luigi Gravagnuolo, il quale ha parafrasato la proposta di Cirielli come «un alibi per nascondere il vuoto politico della Provincia».
Il caso della messa in vendita dei sanpietrini l’altro tema bollente affrontato ieri in assise, il cui ordine del giorno è stato, però, bocciato. Solite, quanto previste, infatti le divisioni, con il gruppo di maggioranza a parlare di una scelta dettata dalla volontà di mettere in sicurezza le strade cittadine, sempre nel rispetto della storia della città, e l’opposizione a chiedere che «i ciottoli in pietra rimossi non fossero ceduti, ma conservati, catalogati e riutilizzati qualora si rendesse necessario».
È giunto, invece, l’ok al regolamento sull’alienazione dei beni comunali, con i voti favorevoli del Pdl, l’astensione del Partito Democratico e di Rifondazione Comunista ed i "no" di Gravagnuolo e Sorrentino.
Fonte: Il Portico
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