Tu sei qui: PoliticaScarlino: "Giù le mani dal Simonetta Lamberti"
Inserito da (admin), martedì 23 marzo 2010 00:00:00
Fino ad oggi, quando si è parlato di sport, ho preferito il silenzio rispetto a quanto si andava dicendo in giro, anche dopo che lo stesso candidato Sindaco Marco Galdi aveva annunciato la costruzione del nuovo stadio a Cava, tant’è che ritenevo la stessa trovata come quella del mercato del lunedì, che non aveva e non poteva trovare consensi nell’opinione pubblica.
Purtroppo, però, per la questione “nuovo stadio”, che nell’opinione pubblica ha avuto lo stesso effetto del “mercato del lunedì” (basta sentire l’umore della gente e dei tifosi), solo ed esclusivamente propaganda elettorale, ho notato che, ad una precisa presa di posizione del Candidato Sindaco Luigi Gravagnuolo e dell’intera compagine che lo sostiene: “Giù le mani dal Simonetta Lamberti”, si è risposto con un manifesto che andrebbe a spiegare cosa si intende fare nel futuro in merito allo stadio. Ancora una volta, purtroppo, debbo constatare che è solo ed esclusivamente propaganda elettorale.
Confermo che ci batteremo fino all’estremo delle forze per ribadire: “Giù le mani dal Simonetta Lamberti”, tempio dello sport cavese con una sua storia, un suo fascino, un suo modo di essere. Non possiamo proporre solo per una propaganda elettoralistica anche il solo pensiero di uno spostamento del “S. Lamberti”. Accanto al fatto nostalgico, c’è soprattutto la storia della nostra amata Cavese e non solo, Disfida dei Trombonieri e quant’altro. Non finirei di scrivere fino ad elezioni concluse: quanti ricordi, quante emozioni porta con sé lo stadio!
Vorrei essere spiegato cosa significa un’area attrezzata per l’atletica con verde pubblico: la pista rimane o no? Se sì, la potenziamo, la rendiamo a norma, così come abbiamo fatto noi per la pedana del Salto in alto! Inoltre, per poter continuare a giocare le partite in casa, lo stadio, in base alle normative che noi abbiamo sempre onorato, ha bisogno di ulteriori interventi. Li facciamo o no questi interventi? Se sì, spendiamo doppiamente i soldi per l’adeguamento, che poi non servirà a nulla, visto e considerato lo stadio nuovo? Se no, come la logica direbbe, cari amici tifosissimi della Cavese, quante partite dovremmo giocare altrove?
Vorrei ricordare a tutti che, ad eccezione di una sola partita per motivi che esulano dalla struttura dello Stadio, la Cavese nei tre anni e mezzo di Giunta Gravagnuolo ha sempre giocato le partite casalinghe a Cava ed a porte aperte (siamo una delle poche realtà calcistiche in cui ciò si è verificato: dati alla mano e non chiacchiere).
Inoltre, si parla tanto di finanziamento privato. Vorrei provare a ragionare con i tanti addetti ai lavori, ma soprattutto con la gente comune: dove sono questi finanziamenti privati, quale città media ed anche grande sta attuando questa logica? Tutte belle parole, pochi i fatti concreti. Vorrei conoscere queste realtà dove è in atto un piano del genere: non illudiamo la gente.
Una cosa è certa: noi il campo non lo muoveremo da lì, continueremo a renderlo più fruibile e rispondente alle esigenze della squadra e dei tifosi (quello sì!). Lo stadio rimarrà il tempio del calcio e non solo e la Città di Cava continuerà ad avere il suo “Simonetta Lamberti”.
Pasquale Scarlino
Fonte: Il Portico
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