Tu sei qui: PoliticaSenatore al fianco di De Luca
Inserito da (admin), lunedì 30 gennaio 2006 00:00:00
«Carissimo Enzo,
in questo momento difficile della Tua vita, politicamente barbaro, per certi versi, dove quelli abituati a "leccare", impauriti fuggono e prendono il largo, venendo sostituiti, con immediata rapidità, da chi, invece, è sempre pronto "a sputare" addosso ad un grande uomo come Te che ha cambiato in meglio il destino di Salerno, sapendosi imporre anche e persino a livello nazionale, per il rispetto e il riconoscimento del nostro bistrattato Sud, sento il dovere ed il forte desiderio di farTi sentire, senza alcun fine recondito, la mia non formale solidarietà e la mia vicinanza di vero cuore.
Purtroppo quella "sinistra giustizialista e forcaiola", che anche Tu hai sempre condannato, è anch'essa responsabile di questo gravissimo stato di polizia, grande strapotere giudiziario e facile ludibrio giornalistico, impunito e addirittura premiato.
Tu più di me sei un "gladiatore politico" e sai che quando si combatte per l'onore e la dignità, non c'è male e nemico che si possa temere.
Non dimenticherò mai la Tua, non facile, venuta a Cava a mio fianco, a fianco di un uomo, che pur stimandoTi da sempre, fino a ieri era, però, al di là della Tua barricata, mentre oggi, invece, è onorato di essere Tuo fedele alleato.
Ciò ancor più adesso e, fino in fondo, accada quel che accada, perché conosco la Tua onesta, lealtà e il Tuo perbenismo.
Non Ti nascondo che l'intera mia comunità umana, quella di "Destra di Base" - l'anima vera sociale e solidale, priva di ogni faziosità classista - vicina soprattutto alle fasce più deboli e diseredate, dai confini quasi combacianti con quella "Sinistra di Destra", esistente, in tutte le culture "Rosse o Nere che siano", Ti ammira ancora e non crede affatto alle tante calunnie riportate sui mass-media.
Certo ora rischio, e non è la prima volta che ciò accade, gli strali dei cosiddetti poteri forti, con i deboli, ma: "Me ne frego".
Non ho scheletri nell'armadio e, pur avendo governato, sono rimasto limpido, puro e cristallino, come acqua di sorgiva.
Non ho nulla da farmi perdonare e come Te sono un Uomo scomodo perché libero dal bisogno e dai ricatti della politica.
Caro Enzo, la politica, con le sue ferree e spietate regole, cambia gli uomini; noi, con umiltà e fierezza, possiamo ben dire che: NON HA CAMBIATO E NON CAMBIERA' NOI. Non so cosa possiamo fare per Te, ma ritienici, come la Falange Macedone, a Tua completa disposizione».
Alfonso Senatore
Fonte: Il Portico
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