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Inserito da (admin), venerdì 13 giugno 2003 00:00:00
Alfonso Senatore, consigliere provinciale di Alleanza Nazionale, è stato sospeso dal partito a tempo indeterminato. Sostituito, come capogruppo alla Provincia, da Guido Carpinelli. Si conclude, così, una vicenda che ha visto da tempo Alfonso Senatore dibattersi tra amore ed odio, tra incontro e scontro all'interno di Alleanza Nazionale. Il provvedimento, giunto direttamente dalla Commissione centrale del partito, recepisce le accuse formulate contro il battagliero avvocato metelliano dal coordinatore provinciale. Ha pesato, in particolare, il suo dissenso continuo con la linea del partito, con gli uomini più rappresentativi dello stesso (Napoli, Galdi ed altri) e con la Giunta Messina. Ricordiamo, ad esempio, le sue forti critiche alla decisione del sindaco di Cava di utilizzare i locali del Club Universitario Cavese per realizzare un teatro. Senatore aveva offerto la propria disponibilità, come politico e come professionista, per la causa dei giovani universitari. «Il provvedimento - aveva detto - si commenta da solo. E' il frutto di una grande crisi del partito, che non coglie i segni del rinnovamento e dell'ansia della gente di voler essere rappresentata e non "incasermata". Tale provvedimento punisce il mio impegno per la città e per la sua gente, alla quale ho chiesto, unitamente a tanti altri, un consenso per il centrodestra. Continuerò la mia battaglia, ma per Cava vedo profilarsi giorni bui». La città si è divisa sul provvedimento a suo carico. Commenta l'assessore Alfonso Laudato: «Conosco Alfonso Senatore: so che non demorderà. Occorre abbassare i toni e recuperare il clima del dialogo e della collaborazione». Pasquale Santoriello e Fortunato Palumbo, da sempre alleati di Senatore, sono dispiaciuti: «Con l'amico Alfonso abbiamo condiviso per anni sogni, speranze, delusioni cocenti e gioie forti. Il provvedimento adottato nei suoi confronti ci tocca. Ci auguriamo che Alfonso riesca a risolvere la sua vicenda e possa tornare a condividere l'impegno politico per la città». Luigi Napoli, invece, vicino alle posizioni del coordinatore, ribadisce: «Il provvedimento è la logica conseguenza di atteggiamenti che certamente hanno nociuto all'immagine del partito. Le battaglie debbono essere condotte sulla contrapposizione delle idee e non sulle persone. Le mediazioni e la moderazione debbono caratterizzare il nostro confrontarsi». A detta di altri, si tratta solo della continuazione dello scontro, vissuto per anni in città, tra Edmondo Cirielli ed Alfonso Senatore. Due storie, due modi diversi di intendere la politica. Una guerriglia che, al momento, vede prevalere il "rampante" Cirielli.
Fonte: Il Portico
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