Ad un anno dall’elezione a sindaco della città, Marco Galdi continua nella sua illusoria campagna elettorale. Elencazione di cose di fare, esortazioni (inascoltate) ai collaboratori. Adesso propone, per meglio dire, ripropone "12 obiettivi" da raggiungere. Sono, grosso modo, gli stessi di un anno fa e che con ogni probabilità, saranno gli stessi che indicherà tra un anno. In verità, la buona politica dovrebbe fare le cose e poi giustamente promuoverle.

A partire dalla promessa di un nuovo ospedale nell'area ex Cofima. Non entro nel merito di un'operazione, quella di acquisto dell'area ex Cofima, su cui abbiamo espresso la nostra contrarietà in tutte le sedi e che ha indebitato ulteriormente le già esangui casse comunali. Ma l'idea, certo attraente ma tutta da verificare, di un nuovo ospedale, non risolve i problemi di oggi, che sono tanti e di incerta soluzione.

Basti dire, che soltanto alcuni giorni fa, il consigliere regionale, Giovanni Baldi, ha sostanzialmente comunicato il trasferimento al "Villa Malta" di Sarno di alcuni reparti molto importanti. Penso, a titolo esemplificativo, al servizio di Endocrinologia il cui trasferimento non risolverebbe, come è ovvio, la necessità di riprogettare e qualificare l'ospedale di Sarno ma priverebbe Cava de' Tirreni di un servizio di assistenza di grande professionalità, specie per gli anziani.

Per non parlare poi, della confusione che emerge circa la politica urbanistica e di governo del territorio, schiacciata tra la necessità di mantenere promesse fatte e le reali possibilità di intervento e di rispetto delle leggi.

Insomma, il quadro è desolante, in un momento di gravissima crisi economica, che ha messo in ginocchio, professionisti, commercianti, imprese. La politica deve fare i conti con la realtà ed i cittadini non vanno presi in giro. Di “Libri dei sogni” non si avverte la necessità, di serietà invece sì.