Colpo a sorpresa a Palazzo di Città: Alfonso Laudato ha rassegnato le dimissioni da assessore alle Attività Produttive. La conferma arriva dagli stessi corridoi dell’Ente metelliano, dove l’esponente della Giunta Galdi ha rilasciato il suo incarico nelle mani del primo cittadino cavese, che però ha immediatamente rigettato la sua volontà.

La notizia circolava già dalle prime ore del mattino, ma ha assunto il crisma dell’ufficialità solo nel primo pomeriggio, quando l’ormai ex assessore ha protocollato le sue dimissioni. In un primo momento alla base della sua decisione sembravano esserci questioni legate alla vicenda mercato, anche se con il passare delle ore a guadagnare campo sarebbe stata l’ipotesi di scontri interni alla maggioranza.

Lo stesso Laudato comunque, raggiunto telefonicamente, non si è sbottonato sulle reali motivazioni di quella che ha definito una “pausa di riflessione” e si sarebbe riservato la facoltà di fare luce a breve sulla vicenda. Nelle sue intenzioni vi sarebbe, infatti, l’idea di un confronto diretto con il sindaco Galdi, che comunque non ha condiviso la sua scelta, confermandolo così alla guida dell’Assessorato alle Attività Produttive.

Protagonista da decenni della vita politica cavese, sia come consigliere che come assessore comunale, nell’attuale governo Galdi Alfonso Laudato ha rivestito due importanti incarichi: dapprima come assessore al Bilancio (durante la cui attività si è segnalato per l’impegno profuso fino al termine dello scorso anno nella frenetica ricerca di risorse per evitare lo sforamento del Patto di Stabilità), e poi, dopo il "rimpastino" voluto dal primo cittadino Galdi, come assessore alle Attività Produttive. Ruolo, quest’ultimo, che nelle ultime settimane lo ha visto in prima linea nell’annosa questione mercato.