Tu sei qui: PoliticaTarsu, all'unanimità l'ordine del giorno
Inserito da La redazione (admin), venerdì 4 giugno 2010 00:00:00
Animato il Consiglio Comunale che ieri pomeriggio, giovedì 3 giugno, ha avuto luogo alle 17,30 nell’aula consiliare di Palazzo di Città. Tarsu, Teatro e “caso Gravagnuolo”: questi gli argomenti discussi. I primi due previsti, il terzo inatteso ha bloccato la seduta per più di due ore.
Ma è sull’emergenza rifiuti e sull’aumento di dieci punti percentuali della Tarsu che si è soffermata maggiormente l’attenzione dei consiglieri. La seduta, cominciata con un minuto di silenzio in ricordo dei militari italiani uccisi da un recente attentato in Afghanistan, è stata animata dai vari scambi d’opinione. “L’aumento del 10% della Tarsu è un fattore che demotiva i cittadini che hanno sotto occhio una città sporca” ha commentato Vincenzo Servalli, consigliere di minoranza. Pesanti critiche anche da Pasquale Scarlino, anch’egli dell’opposizione: “È un paradosso che la città sia più sporca proprio ora che la Tarsu è aumentata”.
Luigi Gravagnuolo, ex sindaco della città metelliana, ha sottolineato l’importanza di approvare all’ordine del giorno una richiesta da inoltrare alla Provincia per l’attuazione di una tariffa differenziata per i comuni virtuosi. “La Provincia non può mettere sullo stesso livello i comuni virtuosi con quelli che non attuano la raccolta differenziata. Deve avere rispetto dell’impegno delle comunità che fanno la raccolta differenziata” ha così commentato.
Anche una manovra finanziaria dei singoli comuni, come la diminuzione dell’ICI sulla seconda casa o della tassa comunale, tra le alternative presentate dall’ex sindaco Gravagnuolo per compensare l’aumento della tassa sui rifiuti.
Alla fine l’ordine del giorno è stato approvato all’unanimità, così che Antonio Barbuti, Presidente del Consiglio Comunale, ha affermato: “Si respira un clima di collaborazione anche su ruoli e posizioni diverse. Stiamo scrivendo una nuova pagina politica che certamente gioverà alla città”.
Il no di Galdi alla realizzazione del teatro in piazza Amabile ha rappresentato l’altra tematica affrontata. A chi lo criticava per il cambiamento di veduta (la costruzione del Teatro figurava nel suo programma in sede di campagna elettorale) il primo cittadino ha risposto: “Cambiare idea è segno d’intelligenza, non di debolezza. Non ha senso tenersi attaccato alla prima intuizione quando ci si accorge che cambiare può essere importante per la comunità e rappresenta un bene”.
Per nulla programmato, invece l’altro intervento di Luigi Gravagnuolo riguardante una richiesta, del tutto personale, di fondare un gruppo autonomo e solitario, che ha immobilizzato la seduta per un paio d’ore. La sua intenzione era quella di diventare rappresentante di se stesso, abbandonando gli ex colleghi d’amministrazione e di lista.
Una volontà rispedita prontamente al mittente dal Presidente Barbuti, il quale ha ribadito come il regolamento comunale non prevedesse la formazione di gruppi autonomi. Solo dopo le 19,00 l’accesa discussione è stata placata grazie alla via d’uscita, tracciata dalla segreteria comunale ed accolta dal sindaco Galdi e dal presidente della commissione “Risorse umane – Statuto regolamenti” Del Vecchio, consistente in una possibile revisione delle norme.
Fonte: Il Portico
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