Scongiurata la crisi a Palazzo di Città. La Margherita responsabilmente chiude la vicenda della riconferma delle nomine dei due dirigenti a contratto, ma lancia chiari segnali di una svolta vera a Gravagnuolo per il futuro. Lungo e "sofferto" incontro del commissario con il gruppo consiliare e con la delegazione degli assessori del fiorellino nella Giunta Gravagnuolo. «Abbiamo ragionato, assumendoci tutte le responsabilità degli atti compiuti fino ad oggi, ed insieme abbiamo concordato una linea di azione. Nessun compromesso, ma solo condivisione di un comportamento che privilegi il ruolo e l'identità della Margherita nella coalizione», dice il commissario Giancarlo Accarino.

Non sono mancati i toni duri, la diversità delle posizioni e dei comportamenti. «Siamo convinti del progetto politico della coalizione, della coesione della stessa, chiediamo solo che la discontinuità e la svolta indicate nella campagna elettorale diventino concrete non solo nella vicenda particolare (riconferma dei dirigenti a contratto, ndr) che ci ha visto in posizione critica, ma sulla gestione complessiva della vita politico-amministrativa», aggiunge Gianpio De Rosa. Linea sulla quale Artemio Baldi, Vincenzo Lampis, Pasquale Scarlino, Gerardo Baldi, Nunzio Senatore, la delegazione assessoriale Cioffi e Fasano e lo stesso commissario Accarino, con il capogruppo Antonio Barbuti, pur con sfumature diverse, si sono ritrovati.

«La collegialità, l'esame attento e responsabile ed in tempi utili delle varie problematiche, dovranno diventare consuetudini quotidiane e continue. Il confronto dialettico diventa sostanziale quando porta a soluzioni rispettose della dignità e del ruolo dei consiglieri e dei partiti», afferma Vincenzo Lampis. «Il gruppo consiliare è compatto, regge ed è protagonista nella realizzazione del progetto di qualità di Gravagnuolo. La vivacità è frutto della ricchezza progettuale e dell'impegno continuo a cui siamo chiamati in Consiglio comunale, e non solo», conclude Antonio Barbuti.