Ultimo aggiornamento 32 minuti fa S. Lanfranco martire

Notizie Costiera Amalfitana - Notizie Costiera Amalfitana

Notizie Costiera Amalfitana

Hotel Marina Riviera Amalfi - Luxury 4 Stars Holte in Amalfi - Swimming Pool - Bistrot - GourmetMaurizio Russo liquori e prodotti di eccellenza dal 1899 a Cava de' Tirreni. Elisir di Limone, il Limoncello di Maurizio Russo, è realizzato esclusivamente con limone IGP della Costa d'AmalfiIl San Pietro di Positano è uno degli alberghi più iconici della Costa d'Amalfi. Ospitalità di Lusso e Charme a PositanoGM Engineering srl, sicurezza, lavoro, ingegneriaSmall Boutique Hotel in Costiera Amalfitana, Villa Romana Hotel & SPAHotel Santa Caterina, Albergo 5 Stelle lusso ad Amalfi. Ristorante Il Glicine, stella Michelin ad Amalfi

Tu sei qui: PoliticaUn dipendente che denuncia il datore di lavoro non può essere licenziato, questa la delibera della Cassazione

Politica

Un dipendente che denuncia il datore di lavoro non può essere licenziato, questa la delibera della Cassazione

Inserito da (admin), mercoledì 27 settembre 2017 23:29:51

Dalla sezione lavoro della Cassazione arriva una sentenza che farà discutere in quanto riguarda il diritto del dipendente di denunciare il proprio datore di lavoro per comportamenti a lui rivolti, poi rivelatisi infondati dall’autorità giudiziaria penale, e il diritto di licenziare da parte delle aziende sol perché si è stati denunciati. Per la Suprema Corte, con la sentenza 22375/17, pubblicata il 26 settembre, non dev’essere ritenuta integrata la giusta causa o il giustificato motivo soggettivo di licenziamento nell’ipotesi in cui il lavoratore denunci all’autorità giudiziaria fatti di reato commessi dal datore a meno che non risulti il carattere calunnioso della querela. Deve ritenersi irrilevante la circostanza che la denuncia si riveli infondata e che il procedimento penale sia definito con l’archiviazione della notitia criminis o con la sentenza di assoluzione perché si tratta di elementi non sufficienti a dimostrare il carattere calunnioso della stessa denuncia. Mentre nei casi in cui è in discussione l’esercizio del diritto di critica contano i limiti della continenza sostanziale e formale, superati i quali la condotta assume carattere diffamatorio, nei casi di denuncia e di querela questi requisiti non contano. Nella fattispecie portata innanzi ai giudici di legittimità, è stato accolto il ricorso della dipendente licenziata da un’azienda che in primo grado era stata reintegrata. Decisione questa ribaltata dalla Corte d’Appello di Bologna. In particolare, la lavoratrice aveva presentato una denuncia querela nei confronti del suo datore, accusandolo di aver commesso ai suoi danni una serie di reati, cui era seguita l’archiviazione da parte dell’autorità giudiziaria penale. Secondo la Corte di appello però, poiché le accuse erano state ritenute infondate in sede penale i limiti connessi al diritto di critica erano stati superati e la condotta addebitata alla lavoratrice che aveva denunciato il proprio datore di lavoro era tale da ledere senza più alcuna soluzione il rapporto fiduciario. Ma la Cassazione, cui la dipendente si era rivolta dopo essersi vista ribaltare la decisione che l’aveva reintegrata sul posto di lavoro, a differenza di quanto sostenuto dalla Corte territoriale sulla violazione degli obblighi di fedeltà e diligenza per le accuse che avevano travalicato il principio di continenza, nell’accogliere le sue doglianze, ha ritenuto esprimere il seguente significativo principio di diritto: «Non integra giusta causa o giustificato motivo soggettivo di licenziamento la condotta del lavoratore che denunci all’autorità giudiziaria competente fatti di reato commessi dal datore di lavoro, a meno che non risulti il carattere calunnioso della denuncia o la consapevolezza della insussistenza dell’illecito, e sempre che il lavoratore si sia astenuto da iniziative volte a dare pubblicità a quanto portato a conoscenza delle autorità competenti. È di per sé sola irrilevante la circostanza che la denuncia si riveli infondata e che il procedimento penale venga definito con la archiviazione della notitia criminis o con la sentenza di assoluzione, trattandosi di circostanze non sufficienti a dimostrare il carattere calunnioso della denuncia stessa. A differenza delle ipotesi in cui è in discussione l’esercizio del diritto di critica, nelle ipotesi di denuncia e di querela non rilevano i limiti della continenza sostanziale e formale, superati i quali la condotta assume carattere diffamatorio. La valutazione in ordine alla ricorrenza della giusta causa e al giudizio di proporzionalità della sanzione espulsiva deve essere operata con riferimento agli aspetti concreti afferenti alla natura e alla utilità del singolo rapporto, alla posizione delle parti, al grado di affidamento richiesto dalle specifiche mansioni del dipendente, al nocumento eventualmente arrecato, alla portata soggettiva dei fatti stessi, ossia alle circostanze del loro verificarsi, ai motivi e all’intensità dell’elemento intenzionale o di quello colposo. Le disposizioni contenute nei contratti collettivi in punto di tipizzazioni degli illeciti disciplinari non possono essere disattese dal giudice». Per Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti" si tratta di un precedente significativo in favore dei lavoratori che, nell’esercizio dei propri diritti secondo i limiti fissati nel principio espresso dalla Suprema Corte, non dovranno più temere di subire la ritorsione del licenziamento a seguito della denuncia all’autorità giudiziaria di fatti realmente accaduti in azienda contro di loro da parte dei propri datori di lavoro e superiori.

Fonte: Booble

Galleria Fotografica

rank: 10362107

Politica

Politica

Campania. Ferrante (Mit): «300 mln per rinnovo stazioni, strutture più moderne ed efficienti»

"L'impegno che stiamo assicurando per lo sviluppo infrastrutturale del Sud continua a produrre risultati concreti: Rfi ha messo in campo un Piano da quasi 300 milioni di euro per la riqualificazione delle stazioni ferroviarie in Campania. Investimenti importanti, che consentiranno di rendere le strutture...

Politica

Sanità, Vietri (FdI): “Con Governo Meloni aumentati fondi per Campania, De Luca dica la verità”

"Il governatore De Luca fa bene a ricordare, anche nei suoi monologhi social, che, per dieci anni, la Campania è stata derubata di 280 milioni di euro. Ma, per chiarezza nei confronti dei cittadini, dovrebbe dire senza timore che, in otto di questi dieci anni di tagli al Servizio Sanitario Nazionale,...

Politica

Arte più competitiva: approvata l'aliquota agevolata per la compravendita in Italia

"Nel Consiglio dei Ministri di oggi abbiamo introdotto l'aliquota IVA ridotta per la compravendita di opere d'arte, una misura attesa da tempo dagli operatori del settore che oggi è finalmente realtà. Con questa decisione il Governo pone fine a un'anomalia che ci rendeva meno attrattivi rispetto ad altri...

Politica

Sanità, Vietri (FdI) contro De Luca: "Campania derubata di 280 milioni? Per otto anni governava il PD"

"Il governatore De Luca fa bene a ricordare, anche nei suoi monologhi social, che, per dieci anni, la Campania è stata derubata di 280 milioni di euro. Ma, per chiarezza nei confronti dei cittadini, dovrebbe dire senza timore che, in otto di questi dieci anni di tagli al Servizio Sanitario Nazionale,...

La tua pubblicità sui portali più letti della Costiera Amalfitana, scegli l'originale NCANews, il Vescovado, Positano Notizie, Maiori News, Amalfi News, Il Portico, Occhi Su Salerno