Tu sei qui: Racconti d'aMareUn evento a cui non mancare
Inserito da (Redazione il Vescovado Notizie), martedì 13 maggio 2025 10:32:08
Di Salvatore Barra, Capitano Superiore di Lungo Corso
Venerdì 16 maggio, alle ore 10, in occasione delle manifestazioni previste per la Regata delle Repubbliche Marinare, è stato organizzato un convegno, dal titolo: "AMALFI - LA REGATA NELLE REPUBBLICHE MARINARE D'ITALIA E LA PORTUALITÀ NELLA STORIA AMALFITANA", che si svolgerà ad Amalfi nell'Arsenale della Repubblica. È prevista la presentazione del libro scritto dall'Avvocato Salernitano Alfonso Mignone "Storia della giurisdizione marittima e portuale di Amalfi", con prefazione del Professore Medievalista Giuseppe Gargano.
Ho avuto l'onore e il piacere di conoscere personalmente l'Avvocato Mignone: entrambi siamo soci del "Propeller Club" di Salerno, gruppo al quale mi onoro di appartenere, e di apprezzarne le sue grandi qualità professionali e umane. Alfonso Mignone, avvocato marittimista, cultore di Diritto della Navigazione presso l'Università di Salerno... questo e tanto altro, tra cui la passione per la storia marittima e portuale, ma anche uno studio sulle "Tavole Amalfitane" e molte altre pubblicazioni sul medesimo argomento, relative ai porti di Salerno, Gaeta e sul diritto della navigazione. Nel 2024, l'Avvocato scrittore ha ricevuto il premio nella prima edizione della rassegna "Pagine d'Amare", svoltasi ad Amalfi.
Alcuni giorni fa, nel bel mezzo dell'Oceano Indiano, ove mi trovavo in navigazione, sono stato piacevolmente sorpreso nel ricevere, per posta elettronica, in anteprima, il libro scritto magistralmente dall'Avvocato Mignone. La "Storia della giurisdizione marittima e portuale di Amalfi", un percorso storico-giuridico lungo oltre mille anni, frutto di meticolose ricerche, nonostante le pochissime fonti documentarie a disposizione. Ho trovato sorprendenti le similitudini e le analogie esistenti tra la gestione portuale medievale e quella odierna.
Allora come oggi, vi era una gestione "binaria" dei porti: prima, da una parte avevamo il Portunalato, il quale esercitava funzioni fiscali e di polizia portuale, mentre dall'altra vi era l'Ammiragliato, cui spettavano i poteri giurisdizionali delle controversie marittime e portuali.
L'attuale organizzazione delle aree portuali e navali - abbiamo l'Autorità Doganale e le varie attribuzioni del corpo delle Capitanerie di porto, previste dal Codice della Navigazione (demanio, naviglio, gente di mare, sicurezza, salvataggio, inchieste sui sinistri marittimi, contratti di noleggio, ecc.) - altro non è che una naturale evoluzione dell'antica iniziale organizzazione portuale. Ancora oggi, come allora, si paga la costosa tassa di ancoraggio, un tempo prevista solo per le navi ancorate, mentre oggi si paga sempre. La baia di Conca dei Marini era il porto naturale della Repubblica amalfitana. Un porto artificiale al centro della città fu distrutto irrimediabilmente durante la tempesta che colpì il litorale campano nel 1343. Amalfi, pur non avendo un porto, aveva una giurisdizione portuale di prim'ordine e, assieme alle Tavole Amalfitane, ha dato un importante contributo alla civiltà marinara e al diritto della navigazione. D'altronde, se lo stemma dell'antica Repubblica Marinara di Amalfi appare sulle bandiere della Marina Militare e Mercantile italiana; provincia di Salerno; regione Campania e, quando erano in corso di validità, sulle banconote della lira, un motivo ci sarà.
Da giovane, quando potevo, partecipavo con costanza a questo tipo di eventi storico-culturali, organizzati dal Comune di Amalfi o dal Centro di Storia e Cultura Amalfitana. Oltre alla presentazione del libro dell'Avvocato Mignone, vi saranno altri interessanti interventi. Mi dispiace di non poter essere presente, ma ne consiglio la partecipazione a tutti perché le nostre radici storiche, orgoglio della nostra terra, sono un bene da conoscere e da tramandare.
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Fonte: Il Vescovado
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