Bologna, una mattina di settembre in Piazza Maggiore, ho appuntamento con lei. Sull'invito c'è scritto: "ore 12" ma io arrivo in anticipo, non posso farla aspettare. Infatti, lei è già lì, incantevole come sempre, brillante, preziosa, luminosa. Non è un primo appuntamento, l'ho vista tante volte, ma ogni volta ne resto ammaliata. La conosco da sempre, potrei disegnarne ogni curva a memoria... eppure ogni volta mi sa stupire, mostrandomi un dettaglio nuovo.

Quel ricciolino lì non c'era prima? Sì, già c'era.

E resto senza parole, incantata da tanta bellezza a contemplarla in silenzio. Lei, da vera star, è scortata da due hostess. E i passanti si voltano ad ammirarla, incuriositi e affascinati. Si lascia fotografare ma a debita distanza, senza sfiorarla, senza macchiarla.

La desiderano da tutto il mondo. E lei si presta al gioco, un sorteggio. Si prendono delle palline, si scrivono i nomi delle nazioni e poi si vede cosa esce.

Suspense.

È il momento più emozionante. La mano pesca: l'Italia contro l'Austria; il Belgio va con la Francia; la Spagna con la Repubblica Ceca e l'Argentina incontra la Germania. Per conquistarla, a novembre, queste nazioni si sfideranno e chi vincerà potrà averla per un anno intero: l'Insalatiera d'argento della Davis Cup.

Manuela Nastri