Il sipario si alza. La voce annuncia: "Signore e signori, prendete posto! Va ora in scena al San Carlo di Napoli il match tra Stan Wawrinka e Borna Gojo". Pardon, ci siamo sbagliati! Non siamo al teatro operistico ma al Napoli Tennis Club, dove si sta svolgendo l'annuale torneo di categoria Challenger 125. Non stiamo, quindi, assistendo a un balletto ma a un incontro sportivo.

Vedere, però, giocare "Stan the Man" è un'esperienza artistica pari a quella di uno spettacolo teatrale. Wawrinka incanta. È come se un bronzo di Riace prendesse vita sotto i nostri occhi e iniziasse a danzare con la leggerezza di Roberto Bolle. Serve con intensità, poi scivola velocemente sul campo e infine risponde di rovescio, e a quel punto allarga le braccia e vola.... con la forza di un'aquila e la leggerezza di un colibrì. Tutto nel suo tennis è eleganza, potenza e classe. Persino i suoi calzini bianchi restano immacolati per 62 minuti laddove a chiunque prenderebbero il colore della terra battuta dopo appena tre game. Risultato: 6-2, 6-4 per lo svizzero.

Accedono agli ottavi di finale anche Luciano Darderi, Borna Coric, Sumit Nagal, Max Hans Rehberg, Tseng Chun-hsin, Gauthier Onclin, Pierre-Hugues Herbert, Andrea Pellegrino, Elias Ymer, Federico Arnaboldi, Dalibor Svrčina. Salutano Napoli, invece, Francesco Passaro e Fabio Fognini. Il ligure ha chiesto scusa per la prestazione deludente ai suoi fan sui social.

Manuela Nastri

Foto: Dettaglio all'ingresso del Napoli Tennis Club