Di Nicola Mansi

Smaltita la sbornia per la vittoria della finale play off di Serie C1, dello scorso 2 maggio ad Aversa l'Amalfi Coast Sambuco è ritornata al lavoro per preparare gli incontri della fase interregionale per la promozione in Serie B. Risultato storico per il team guidato dal Presidente Gennaro De Luise che, dopo la fusione con il Real Sambuco del 2023, in due anni è riuscito a portare il futsal costiero ad un passo dalla dimensione nazionale.

Presidente, puntare sulle forze del territorio è stata una scelta vincente?

Sono sempre stato convinto che la squadra deve essere un'espressione dell'intera Costiera Amalfitana da Positano a Vietri, cosa non facile visto il campanilismo e le ataviche problematiche che regnano nella nostra Costiera. Oggi più di ieri sono convinto che con i ragazzi e con le professionalità del nostro territorio possiamo affrontare con ottimi risultati anche un campionato nazionale.

Una stagione complicata quella che ha vissuto l'Amalfi Coast Sambuco.

Indubbiamente è stata una stagione con molte difficoltà. In avvio l'infortunio di Fetta e l'ambientamento complicato di Durand ci hanno penalizzato molto, poi con i nuovi arrivi e con il grande lavoro fatto dai Mister, dallo staff tecnico e dalla società si è creato un gruppo solido che alla fine è riuscito a vincere con merito la lotteria dei play off con immensa soddisfazione generale.

Anche il girone di ritorno era partito non bene, poi la svolta. Cosa è cambiato?

Purtroppo, è vero, anche il girone di ritorno era partito molto male con la sconfitta di Moschiano con il Soluzione Club, dovuta principalmente alla mancanza di allenamenti con la squadra degli innesti di gennaio Rocha e Felder. Penso che il cambiamento sia arrivato quando si è creato un gruppo solido di giocatori e lo si vedeva in campo ogni partita. In questo anche i cosiddetti "senatori" sono stati fondamentali. Parlo di Sergio Mansi, Antonio Vuolo, Rino Santoro e Gennaro Gagliano ragazzi della costiera che hanno dato tantissimo a questo sport.

Se dovesse trovare il momento più brutto e quello più bello della stagione?

Il momento più difficile è stato sicuramente l'uscita dalla Coppa Campania. La sconfitta con il Futsal Barra ci ha fatto cadere il mondo addosso. In alcuni momenti abbiamo anche pensato di non poterci salvare, ma con grande spirito di sacrificio, sia da parte della società, degli allenatori e della squadra abbiamo ripreso il cammino. Abbiamo fatto delle scelte, anche sofferte ma che alla fine ci hanno premiato.

Il momento più bello è stato senza dubbio la finale play off. Con il Futsal Coast abbiamo inseguito questo traguardo per molti anni ma con scarsi risultati. Quando lo abbiamo raggiunto l'ho voluto dedicare principalmente al mio fraterno amico Pio Mansi, che ci ha lasciato senza poter gioire assieme a noi. Per me era una persona molto importante.

Ora però inizia un'altra avventura con le fasi nazionali con Abruzzo e Molise a fine maggio (24 e 31) contro Ripalimosani e Sambuceto che si affronteranno nella prima giornata del triangolare.

Sicuramente. Affronteremo queste gare cercando di ottenere il massimo obiettivo anche se, devo ammetterlo, questo è un periodo che rende le sedute di allenamento molto complicate, visto l'inizio dell'alta stagione turistica.

La serie B è tutta un'altra storia. Se raggiunta come L'affronterete?

Il campionato di serie B va affrontato con molta determinazione e concentrazione cercando di raggiungere una salvezza tranquilla facendo esperienza per poi puntare a qualcosa in più.

Attorno alla squadra è cresciuto un entusiasmo contagioso, un altro grande risultato?

Il risultato più bello! Vedere il palazzetto di Tramonti sempre pieno, oltre alla soddisfazione, ci ha dato una forza incredibile. Promettiamo ai nostri tifosi ai nostri sponsor, a tutti i ragazzi che hanno condiviso con noi questa avventura di continuare a lavorare per vivere assieme altre gioie e altre vittorie. Il nostro motto è "La passione fa la forza" e su quel campo la passione non è mai mancata!