Tu sei qui: Storia e Storie11 settembre 2001, il giorno che spezzò l'America e scosse l'umanità
Inserito da (Redazione il Vescovado Notizie), giovedì 11 settembre 2025 11:18:22
Il mattino dell'11 settembre 2001 il mondo fu scosso da una tragedia senza precedenti. Diciannove terroristi di al-Qaida presero il controllo di quattro aerei di linea diretti in California, trasformandoli in armi di distruzione di massa.
Alle 8.46 il volo American Airlines 11 si schiantò contro la Torre Nord del World Trade Center, tra il 93° e il 99° piano. Pochi minuti dopo, alle 9.03, il volo United Airlines 175 colpì la Torre Sud, tra il 78° e l'84° piano. Cinquantasei minuti più tardi, in diretta mondiale, la Torre Sud crollò su se stessa, seguita alle 10.28 dal collasso della Torre Nord, cancellando dallo skyline di Manhattan le iconiche Torri Gemelle.
Quasi in contemporanea, il volo American Airlines 77 si abbatté contro il Pentagono, cuore della difesa statunitense, mentre il quarto aereo, lo United Airlines 93, precipitò nei pressi di Shanksville, in Pennsylvania, dopo che passeggeri e membri dell'equipaggio tentarono di riprendere il controllo del velivolo, destinato probabilmente al Campidoglio o alla Casa Bianca.
Il bilancio degli attentati fu drammatico: 2.996 morti, oltre 6.400 feriti e 24 dispersi. L'11 settembre cambiò per sempre la percezione di sicurezza negli Stati Uniti e nel mondo occidentale, generando una profonda ondata di solidarietà internazionale verso New York.
Sulle fondamenta delle Torri Gemelle oggi sorge il National September 11 Memorial & Museum, noto anche come Ground Zero. Il complesso, inaugurato per onorare le vittime, è diventato un luogo simbolo di raccoglimento e resilienza.
Il progetto, firmato dagli architetti Michael Arad e Peter Walker, si articola in diverse aree: il cuore è la Memorial Plaza, un'oasi di 8 acri con 400 querce bianche che offrono ombra e silenzio. Al centro della piazza due vasche monumentali, alte nove metri, ricalcano esattamente il perimetro delle Torri Gemelle: sui bordi in bronzo sono incisi i nomi delle 2.977 vittime di 90 nazionalità diverse. Le cascate artificiali - le più grandi d'America - scendono in un vuoto senza fine, evocando il senso di perdita e continuità della memoria.
Tra gli elementi più toccanti c'è il Survivor Tree, un pero sopravvissuto alle macerie, recuperato, curato e ripiantato nel memoriale come simbolo di rinascita.
Sotto la piazza si estende il Museo dell'11 settembre, che raccoglie reperti di straordinario valore emotivo: la Last Column, l'ultimo pilastro rimosso dal sito, i resti di un camion dei pompieri e lo Slurry Wall, il muro di contenimento che impedì alle acque dell'Hudson di allagare l'area.
A ventiquattro anni di distanza, Ground Zero non è solo un luogo di dolore, ma anche un potente monito contro l'odio e un invito alla pace. Ogni visitatore trova lì un momento di riflessione sul valore della vita e sulla capacità di rialzarsi anche dalle ferite più profonde.
Fonte: Il Vescovado
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