Abbiamo ancora davanti agli occhi la tragedia avvenuta nelle Marche dei giorni scorsi con la politica che è accorsa al suo capezzale recandosi immediatamente sul territorio ferito ma quando ormai il danno era - ormai - irreparabile.

"E' ora che la politica inizi ad assumersi qualche responsabilità nei confronti dei cittadini e delle cittadine, dicendo loro che l'emergenza climatica e' stata ampiamente sottovalutata e che, a causa di questa miopia, l'Italia sta pagando un prezzo altissimo. Non possiamo aspettare la prossima catastrofe per poi esprimere cordoglio e piangerci addosso, la crisi climatica va affrontata con urgenza e con azioni concrete, a partire dall'adozione del 'Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici' (PNACC) attualmente bloccato al MITE".

Lo ha affermato Angelo Bonelli, co-portavoce nazionale di Europa Verde ed esponente dell'Alleanza Verdi e Sinistra con la quale e' candidato alle prossime elezioni politiche.

"Il Piano nazionale per la sicurezza del territorio 'ProteggItalia', - prosegue l'ecologista, - avrebbe dovuto aggredire il cronico problema del dissesto idrogeologico, mitigando i rischi e mettendo in sicurezza oltre 7.000 Comuni.
Dal 2019 al 2030, erano stati messi a disposizione oltre 14,3 miliardi di euro, di cui circa 9 disponibili nel primo triennio.
E invece, mentre l'Italia lotta ogni giorno per arginare gli effetti devastanti di eventi meteorologici sempre più estremi, non si contano più le indagini per turbativa d'asta o sull'uso illecito dei contributi statali per la messa in sicurezza del territorio contro il rischio idrogeologico, come ha denunciato l'Anac".

Fonte: Foto diHansdaPixabay