Tu sei qui: 11 secoli di StoriaPositano, volando sopra l’Annunziata: tracce di una chiesa scomparsa
Inserito da (Admin), giovedì 11 settembre 2025 09:43:27
Positano Notizie ospita un nuovo contributo di don Angelo Raffaele Celentano, tratto dal volume già edito "Positano, 11 secoli di storia". L'autore, con la sua consueta attenzione alle fonti e al territorio, ci accompagna in una riflessione sul destino della chiesa dell'Annunziata, scomparsa da quasi due secoli ma ancora presente nella memoria collettiva attraverso il toponimo locale. In allegato, nella gallery in basso, il PDF da stampare e conservare con il libro.
Se non fosse per il nome, rimasto a imperitura memoria legato alla zona dove sorgeva, di questa chiesa della SS. Annunziata sapremmo solo quello che il canonico Errico Talamo ci dice nella sua pregevole monografia su Positano, che cioè insieme con la chiesa del SS. Salvatore «sono state occupate dalla strada rotabile».
Dal modo in cui riporta la notizia, si potrebbe dedurre che l'autore sia stato in qualche modo testimone del fatto o che - a mio avviso più verosimilmente - il fatto stesso si sia verificato poco prima del suo arrivo a Positano e ne abbia avuto notizia da testimoni diretti.
Errico Talamo era nato a Positano nel 1816. Si trasferì con la famiglia in Sicilia, dove il padre gestiva un avviato commercio di stoffe. Entrò in seminario a Patti (ME) e poi a Palermo, dove venne ordinato sacerdote nei primi anni del 1840, poi tornò a Positano, verosimilmente negli anni '50 dell'Ottocento. Queste brevi indicazioni biografiche ci permettono di contestualizzare le notizie che egli ci riferisce in merito alla scomparsa di due chiese del nostro territorio.
Sappiamo da altra fonte che la chiesa del SS. Salvatore era già a quel tempo un rudere se non un cumulo di macerie; l'Annunziata poteva stare forse un po' meglio, ma le scarse notizie che ne abbiamo non ci consentono di essere ottimisti. Che cosa intendeva, quindi, il Talamo con quella espressione «sono state occupate»?
La Statale fu completata il 26 aprile 1850; possiamo presumere che il tratto interessante Positano sia stato realizzato negli anni '40; in tal caso il Talamo non potrebbe essere stato testimone diretto del fatto che descrive; l'espressione usata potrebbe, quindi, essere interpretata come una espropriazione del suolo su cui le due chiese - ormai profanate - sorgevano: le rovine esistenti sarebbero state rimosse in vista di una bonifica del territorio adiacente la sede stradale.
Mi induce a formulare questa ipotesi in merito alla chiesa dell'Annunziata un particolare scoperto grazie a Google Earth. Osservando dall'alto la zona ho notato una traccia ben visibile tra la vegetazione che potrebbe indicare l'esistenza di un antico edificio demolito.
Richiamo alla mente di qualche lettore attento del mio libro il fatto che lo stesso canonico Talamo indica la chiesa dell'Annunziata con l'appellativo «del Bosco».
Nel boschetto esistente nei pressi della curva a gomito nella zona denominata appunto Annunziata, si notano delle tracce che sembrano parlarci dell'esistenza di una struttura, ormai scomparsa, a pianta quadrangolare, con due vie di accesso a sud-est. Da una misurazione mediante Google Earth della struttura quadrangolare, è risultata una superficie di 20-25 m².
La situazione andrebbe valutata per verificare l'ipotesi che quelle tracce siano ciò che rimane di quell'edificio il cui titolo sopravvive ancora, dopo quasi sette secoli (esisteva già nel 1550!) nel nome di un borgo della nostra terra.
La mia precedente ipotesi circa la posizione della chiesa dell'Annunziata si basava sulla presunta totale scomparsa del rudere durante i lavori per la Statale Amalfitana. La presenza delle tracce di cui ho parlato sopra fa sorgere qualche dubbio in proposito, sebbene, come si può vedere, tra le due possibili posizioni la distanza sia solo di qualche metro.
Fonte: Positano Notizie
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