È apparso nelle scorse ore a Londra, sulla facciata della Royal Court, un nuovo graffito firmato da Banksy, lo street artist più celebre e controverso al mondo. L'immagine raffigura un giudice che, brandendo un martello, colpisce un manifestante: un'immagine potente e provocatoria che ha immediatamente suscitato clamore.

Secondo quanto riportato dal Daily Mail, l'opera è stata rapidamente coperta da guardie di sicurezza e nascosta dietro lastre di metallo e barriere protettive, impedendone la visione al pubblico.

Il graffito è comparso appena due giorni dopo la maxi-operazione di polizia a Londra, quando, durante una manifestazione contro il divieto imposto a un corteo pro-palestinese, sono state arrestate quasi 900 persone. La protesta, organizzata dal movimento Palestine Action, già dichiarato illegale dal governo britannico e classificato come organizzazione terroristica, aveva radunato circa 1500 partecipanti in Parliament Square, a Westminster.

Scotland Yard ha condannato come "inaccettabili" le molestie e le aggressioni verbali subite dai propri agenti durante la manifestazione. Degli 890 arresti complessivi, ben 857 hanno riguardato cittadini accusati di sostenere un'organizzazione bandita dal governo.

Con quest'opera, Banksy sembra dunque aver voluto offrire il suo personale commento artistico a un episodio destinato a rimanere nella storia britannica come la più grande retata di massa mai registrata. Un gesto che conferma ancora una volta la capacità dell'artista di leggere e denunciare, attraverso l'arte, le contraddizioni della società contemporanea.