Tu sei qui: AttualitàA Napoli i detenuti del Carcere Minorile puliranno i fondali e la spiaggia di Nisida insieme a volontari e cittadini
Inserito da (PNo Editorial Board), giovedì 10 novembre 2022 13:45:47
Sabato 12 novembre, a Napoli, i ragazzi dell'Area Penale del Centro di Giustizia Minorile parteciperanno, per la prima volta, attivamente, alle operazioni di immersione sui fondali marini dell'Area Flegrea, a Nisida. Una doppia operazione: da una parte il recupero e la tutela del patrimonio ambientale e dall'altra l'azione di consolidamento del rapporto tra questi ragazzi e la città.
Parte attiva del "Progetto Bust Busters" è il Corpo Militare dell'Ordine di Malta che ha dato la possibilità ai ragazzi di seguire corsi di formazione sulla conoscenza del patrimonio ambientale, naturalistico ed archeologico ma anche sulle tecniche di immersione, sulle nozioni di primo soccorso e sulle norme comportamentali da tenere in caso di emergenza.
E così, dalle ore 9 alle 13, presso il Molo Cappellini di Nisida, per la prima volta in modo attivo i detenuti minorenni puliranno i fondali e la spiaggia insieme a volontari e cittadini, in una rete che vede insieme Marina Militare, Corpo Militare dell'Ordine di Malta, Asia, Archeoclub D'Italia, MareNostrum, Arpac Campania, i ristoratori del Borgo dei Marinari e i circoli Reale Yacht Club Canottieri Savoia, Club nautico della Vela, Circolo del Remo e della Vela, Circolo Rari Nantes Napoli.
«È la volontà riparativa che parte da questi ragazzi napoletani - ha affermato Giuseppe Centomani, Direttore del Centro di Giustizia Minorile della Campania - in quanto si tratta di ragazzi che hanno vissuto esperienze di disagio e di devianza. Un percorso emozionante durante il quale la loro partecipazione è addirittura cresciuta. Sarà una sorta di riconciliazione tra loro e la città, tra loro e la società. Siamo partiti con 5 ragazzi e poi sono aumentati, altri minori dell'Area Penale di Napoli hanno voluto partecipare. Vogliono conoscere un mondo nuovo, vogliono avvicinarsi alla conoscenza per dimostrare alla società che ci sono. È un percorso di conoscenza, in quanto durante le lezioni, i ragazzi hanno dovuto imparare le tecniche di immersione ma anche vedere i fondali marini come patrimonio ambientale da tutelare. Un patrimonio ambientale che spesso custodisce anche il patrimonio archeologico sottomarino. Sabato 12 Novembre, per la prima volta i minori dell'Area Penale di Napoli, saranno sub e lo saranno nella loro città. Sarà la loro prima immersione dopo il conseguimento del brevetto. Vedranno Napoli da un'altra prospettiva».
Fonte: Il Vescovado
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