Tu sei qui: AttualitàAgro nocerino sarnese: il MuDiF riparte con Mnemos, il progetto per un archivio fotografico partecipato del territorio
Inserito da (Redazione Costa d'Amalfi), venerdì 14 marzo 2025 16:23:36
Il 17 e 19 marzo riparte il progetto Mnemos nell’Agro nocerino sarnese. Il Didrammo Aps-MuDiF (Museo Didattico della Fotografia) con il patrocinio della Soprintendenza Archivistica e bibliografica della Campania, Società Salernitana di Storia Patria, Camera-Istituto Italiano per la fotografia, promuove un percorso di archivio territoriale allo scopo di avviare una raccolta di immagini d’epoca (dal 1840 al 1990) relative a diversi temi: il lavoro (nei campi, nelle filande, cotoniere, industrie agro-alimentari), l’emigrazione, le manifestazioni (la festa, sagre/eventi tematici), l’ambiente (il fiume, la montagna, la campagna e gli orti), i ritratti di famiglia, gli anni delle guerre (Prima e Seconda guerra mondiale), la scuola (foto scolastiche), lettere e cartoline (dal fronte, degli emigrati). Per questo primo appuntamento saranno in visita le classi prime della Scuola secondaria di primo grado "Massimo Li Pira" di Nocera Inferiore, circa 150 studenti. Seguiranno, nelle settimane successive, le classi quinte dell’IC "Eduardo De Filippo" di S.Egidio del Monte Albino. Le due scuole hanno aderito al progetto MNEMOS e stanno lavorando per la costituzione dell’album fotografico partecipato del rispettivo territorio.
«Nel progetto vengono coinvolte direttamente le scuole di ogni ordine e grado e le stesse famiglie degli studenti, oltre che associazioni ed enti - spiega il presidente de Il Didrammo, Vincenzo Petrosino – Mnemos, l’archivio fotografico territoriale partecipato è destinato a diventare il corpo di una ricca memoria storica. Fototipi e cartoline, come già avvenuto nel Vallo di Diano, da riportare alla luce, da ritrovare e recuperare da scatole e cassetti, da soffitte e garage, rese disponibili dalle famiglie, da privati, da istituzioni pubbliche e associazioni, enti religiosi e laici per alimentare un patrimonio di conoscenza che ricostruisca i cambiamenti avvenuti nel territorio, nel costume e nelle abitudini dei suoi abitanti, ma anche nella tecnica fotografica».
Diverse le varianti progettuali.
Il materiale raccolto sarà digitalizzato – prima di essere restituito ai legittimi proprietari – poi catalogato e infine reso consultabile sul sito www.ildidrammo.it e sulla piattaforma digitale dedicata www.ildidrammo.archivi.com nonché valorizzato in esposizioni e contesti dedicati al territorio e al fascino delle immagini che fissano lo scorrere del suo tempo.
Fonte: Il Portico
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