Tu sei qui: AttualitàAmalfi, da comitato ‘Basta Incendi!’ primo documento per i ‘canadair di Stato’
Inserito da (redazionelda), martedì 12 settembre 2017 20:47:58
Si è svolto regolarmente ieri ad Amalfi - nonostante le avverse condizioni meteo - il confronto tra le associazioni del comprensorio amalfitano per fare un punto della situazione dopo gli incendi boschivi che nei mesi di luglio e agosto ne hanno devastato il territorio, per provare a fare un bilancio su quanto successo e per proporre azioni tese ad evitare altre catastrofi.
All'iniziativa, promossa dal Centro di Cultura e Storia Amalfitana, hanno preso parte i rappresenti di WWF, FAI, Acarbio, Club per l'Unesco di Amalfi, La Feluca, Comitato "Basta Incendi!" e il presidente del Consorzio del Limone Igp Costa d'Amalfi Angelo Amato.
Le pessime condizioni meteorologiche hanno impedito la partecipazione di altre associazioni invitate, le quali, però, tramite messaggi hanno comunicato la loro piena disponibilità a presenziare ad un prossimo incontro.
La discussione, coordinata da Gioacchino Di Martino, responsabile del WWF, storico ambientalista della Costiera amalfitana nonché vice presidente del Centro di Cultura, e dalla giornalista Maria Rosaria Sannino, ha affrontato i diversi aspetti che si legano alla problematica degli incendi; ovviamente, l'emergenza del momento, vista la tempesta in corso, cioè quella del rischio idrogeologico conseguente agli incendi boschivi, ha calamitato l'attenzione dei convenuti; quindi si è parlato dei temi della prevenzione e della manutenzione dei boschi, della necessità di sviluppare attività di sorveglianza, del bisogno di adeguare le leggi, che, alla luce anche del recente decreto Madia, rendono confusa l'azione di spegnimento e la depotenziano, e poi del settore oscuro degli appalti dei mezzi aerei utilizzati nel servizio antincendio boschivo (aib), dove si rileva che da decenni la gestione degli aerei canadair dello Stato è affidata a società private, e che le flotte regionali degli elicotteri sono totalmente private, cioè che lo Stato, pur avendo mezzi propri, paga privati per il servizio aib, creando una condizione poco trasparente in cui il soggetto spegnitore potrebbe avere interesse allo sviluppo degli incendi. Tutti hanno concordato sull'opportunità di sottoscrivere un documento unitario che preveda anche la richiesta di superare questo meccanismo perverso, e che, per questo, il servizio aib passi direttamente allo Stato. Il coordinatore Di Martino è stato incaricato di inviare la bozza di tale documento a tutti i partecipanti e alle associazioni e agli invitati che non sono riusciti a raggiungere Amalfi in occasione di questo primo incontro, affinché lo si possa definire e firmare materialmente in un prossimo appuntamento.
Fonte: Il Vescovado
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