Tu sei qui: AttualitàBeppe Grillo lancia una provocazione dal suo web: la giuria popolare per il debunking dei "media allineati"
Inserito da (admin), mercoledì 4 gennaio 2017 15:38:57
Per quanto ci riguarda riteniamo l'articolo pubblicato da Beppe Grillo (sotto riportato integralmente) una sorta di provocazione estrema per far rinsavire Governo e Garanti delle comunicazioni in relazione alle posizioni assunte nei confronti delle notizie false condivise sul web. Booble è un piccolo blog da sempre schierato dalla parte della libera informazione e contro chi, ad arte, prepara notizie false per veicolare l'opinione pubblica, siano loro creatori di bufale professionisti, sia che le bufale vengono diffuse da giornalisti dei cosiddetti "media allineati". Anche le polemiche che questo post di Grillo ha scatenato per noi sono solo futili motivi per muovere aria fritta. Le notizie vanno sempre appurate e confrontate, soprattutto quando sembrano sensazionali. Se qualcuno ricorda il Blog Tze Tze, che contava tantissimi follower inizialmente, con la tecnica del sensazionalismo ha fatto milioni di contatti fino a far stancare le persone che, erudite dallo stesso web che tentava di abbindolarli, lo hanno abbandonato. Il web, come le persone, evolve e l'informazione deve tenerne il passo. Cercare di imbavagliare chi informa o imbrogliare chi si informa non solo è sbagliato ma "inutile". di Beppe Grillo Tutti contro Internet. Prima Renzi, Gentiloni, Napolitano e Pitruzzella, poi il ministro della Giustizia Orlando e infine il Presidente Mattarella nel suo discorso di fine anno. Tutti puntano il dito sulle balle che girano sul web, sull'esigenza di ristabilire la verità tramite il nuovo tribunale dell'inquisizione proposto dal presidente dell'Antitrust. Così il governo decide cosa è vero e cosa è falso su internet. E alle balle propinate ogni giorno da tv e giornali chi ci pensa? Il quotidiano La Stampa ha diffuso un articolo sulla fantomatica propaganda M5S capitanata da Beatrice Di Maio, notizia ripresa da tutti i giornali e i tg, poi si è scoperto che era tutto falso. La Stampa non ha chiesto neppure scusa e nessuna sanzione è stata applicata nei suoi confronti, nè degli altri giornali e telegiornali che hanno ripreso la bufala senza fare opportune verifiche. Poi fresca di oggi la bufala in prima pagina del Giornale di Berlusconi: "AFFARI A 5 STELLE. Grillo vuole una banca". Una falsità totale che stravolge un fatto vero, ossia che Davide Casaleggio ha accettato di incontrare l'AD di una banca online che ha ricevuto vari premi per l'innovazione tecnologica utilizzando il web per scambiare esperienze e idee sula Rete e sulle sue possibilità, così come incontra decine di aziende innovative. Capite come lavorano i media? I giornali e i tg sono i primi fabbricatori di notizie false nel Paese con lo scopo di far mantenere il potere a chi lo detiene. Sono le loro notizie che devono essere controllate. Propongo non un tribunale governativo, ma una giuria popolare che determini la veridicità delle notizie pubblicate dai media. Cittadini scelti a sorte a cui vengono sottoposti gli articoli dei giornali e i servizi dei telegiornali. Se una notizia viene dichiarata falsa il direttore della testata, a capo chino, deve fare pubbliche scuse e riportare la versione corretta dandole la massima evidenza in apertura del telegiornale o in prima pagina se cartaceo. Così forse abbandoneremo il 77° posto nella classifica mondiale per la libertà di stampa. Ps: Aspettiamo ancora le scuse del direttore de La Stampa e di tutti coloro che hanno ripreso acriticamente un articolo provato falso
Fonte: Booble
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