Tu sei qui: Attualità"Dalla terra all'Italia": nel libro del ministro Martina manca la Costiera. Flavia Amabile: «Contadini volanti cancellati dall’agenda di governo»
Inserito da (redazionelda), mercoledì 15 novembre 2017 17:27:37
Flavia Amabile, giornalista de La Stampa, ha preso davvero a cuore il lavoro dei contadini della Costiera Amalfitana tanto da scrivere un libro figurato sulle fatiche dei coltivatori dei limoni, da lei stessa definiti "contadini volanti".
Ha potuto vedere coi suoi occhi le loro imprese, per salvaguardare un prodotto, lo Sfusato amalfitano Igp, al quale le macchine agricole non riescono ad arrivare. Il loro sudore, tra pertiche da scavalcare e ceste ricolme di limoni da portare in spalla per ripidi scalini, contribuisce a portare il nome della Costa d'Amalfi nel mondo e, con esso, quello del'Italia.
E perciò Flavia Amabile non ci sta. Non ammette che nell'ultimo libro del ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina, "Dalla terra all'Italia. Storie dal futuro del Paese", della Costiera Amalfitana e di tutti i contadini eroici che ogni giorno con il loro lavoro difendono alcuni dei luoghi simbolo della bellezza italiana non sia fatta alcuna menzione.
In un articolo uscito oggi, 15 novembre, su La Stampa, la giornalista lo fa notare eccome. Si impunta sul ruolo che i contadini volanti hanno sulla tutela del paesaggio in Costiera e chiede con forza se «bisogna per forza subire una catastrofe per ottenere attenzione».
«In 163 pagine - si legge nell'articolo - il ministro racconta quello che ha realizzato, le realtà interessanti che ha incontrato in questi anni, delinea quello che secondo lui è il futuro dell'agricoltura italiana. Scrive di iniziative e attività notevoli, dedica spazio all'agricoltura sociale, a chi lotta contro lo spreco del cibo, alle start-up, agli immigrati, ai tanti giovani che si sono avvicinati alla terra, alle tecniche di coltivazione con droni e tecniche di precisione.
Tutto giusto e sacrosanto. Ma delle colline e dei terrazzamenti che cosa si fa? Chi ogni giorno trasporta il raccolto o i materiali a spalla e dà il suo contributo alla bellezza dell'Italia dov'è? Ancora una volta, i protagonisti delle coltivazioni più impervie sono cancellati dall'agenda attuale del governo e anche dalle linee programmatiche del futuro agricolo.
Alcune pagine sono dedicate alle terre del terremoto e alle difficoltà degli allevatori che stanno lottando per resistere e salvare un'area geografica che altrimenti sarebbe abbandonata. Ma bisogna per forza subire una catastrofe per ottenere attenzione?»
Fonte: Il Vescovado
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