Tu sei qui: AttualitàDazi USA, Coldiretti Salerno lancia l’allarme: «A rischio mozzarella, vino, olio e pomodori»
Inserito da (Redazione il Vescovado Notizie), giovedì 3 aprile 2025 13:04:59
L'introduzione di nuovi dazi da parte degli Stati Uniti sui prodotti agroalimentari europei potrebbe avere conseguenze pesanti sull'economia agricola salernitana. A lanciare l'allarme è Coldiretti Salerno, che in una nota esprime forte preoccupazione per l'impatto negativo che la misura voluta dal presidente USA Donald Trump potrebbe avere sull'export locale, in particolare nei settori trainanti come vino, olio extravergine di oliva, mozzarella e pomodori.
«Negli ultimi due anni, con la guerra in Ucraina, il nostro export è già stato largamente penalizzato - spiega il direttore Enzo Tropiano - a causa dell'impossibilità per i nostri prodotti di raggiungere i mercati di Ucraina e Russia, che negli anni precedenti rappresentavano una quota importante delle nostre esportazioni».
Una perdita, quella legata ai mercati dell'Est Europa, in parte compensata dal crescente interesse dei consumatori statunitensi verso i prodotti italiani di alta qualità. Ma ora l'introduzione di nuovi dazi rischia di bloccare anche questo canale. «Gli Stati Uniti sono tra i primi mercati extra-UE per le nostre eccellenze - continua Tropiano - e l'imposizione di dazi rappresenta un danno enorme, soprattutto per settori strategici come il vino, l'olio, la mozzarella di bufala campana, il pomodoro e le conserve alimentari».
Secondo Coldiretti, si rischia di innescare una guerra commerciale di dazi e controdazi, che finirebbe per colpire le famiglie, i produttori e le imprese, oltre ad aprire la strada a prodotti d'importazione di qualità inferiore e con minori garanzie in termini di sicurezza alimentare.
«Il quadro globale si fa sempre più complesso - conclude Tropiano - e rischia di aumentare la stagnazione dei consumi e delle vendite. Ci auguriamo che prevalga il buonsenso e che si eviti a tutti i costi un'escalation della guerra commerciale, che avrebbe effetti disastrosi sulle nostre economie locali e sulle nostre produzioni di eccellenza».
Fonte: Il Vescovado
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