Tu sei qui: AttualitàFrane e smottamenti in Costiera Amalfitana. L’appello ai sindaci di Angelo Amato e Carlo De Riso
Inserito da (Admin), martedì 4 ottobre 2022 21:38:20
I violenti temporali abbattutisi la scorsa settimana in Costiera Amalfitana hanno confermato la fragilità di un territorio che, senza un'adeguata e pronta manutenzione, è soggetto a continui smottamenti. Complici le terribili immagini delle alluvioni che hanno interessato altre parti d'Italia, non sono mancati momenti di apprensione guardando la copiosa quantità di acqua e gli alvei dei torrenti che pian pano si ingrossavano. Ma anche i caratteristici muretti a secco, che fanno da cornice al paesaggio della Costa d'Amalfi, hanno rappresentato un motivo di tensione.
Le macere, infatti, rappresentano delle vere e proprie opere di ingegneria idraulica che, da un lato, sorreggono i terrazzamenti e, dall'altro, permettono alle acque piovane di defluire senza fare danni. Naturalmente questo delicato sistema funziona perfettamente se è presente una manutenzione continua e a regola d'arte dei muri a secco.
«L'intero territorio dovrebbe ringraziare tutti coloro che nonostante le mille difficoltà, da quelle logistiche a quelle burocratiche, portano avanti questa agricoltura eroica dedicata al limone, essendo le uniche sentinelle, tutelando con il loro lavoro la nostra terra» comincia così l'appello congiunto di Angelo Amato, Presidente del Consorzio di Tutela "Limone Costa d'Amalfi IGP" e del Cav. Carlo De Riso della OP Costieragrumi «Bisogna premiare e supportare chi, con tante difficoltà, cerca di andare avanti con le proprie forze. Ci rivolgiamo, pertanto, a tutti i sindaci della Costa d'Amalfi invitandoli, magari, a destinare parte della tassa di soggiorno a favore di coloro che continuano a gestire e mantenere il proprio fazzoletto giallo, contribuendo alla "sburocratizzazione" dei vari interventi che qualcuno si accinge a fare (come ad esempio i cambi di destinazioni d'uso da cantine ad uso abitativo, dando così l'opportunità ai giovani di trovare casa), favorire e dare priorità ai collegamenti con strade interpoderali. In tal modo» continuano «si darebbe l'opportunità a ognuno di loro, con piccoli interventi e a costi economici accettabili, di modernizzare la propria azienda. Il lavoro congiunto di Consorzio e OP ha permesso a molti agricoltori locali di beneficiare di una prima tranche di contributi per il ripristino delle macere, attingendo ai PSR regionali. Solo in sinergia con gli organi che li rappresentano (Consorzio e OP) in futuro si potrà continuare a parlare di sviluppo, sostenibilità e soprattutto tutela del territorio, evitando che per una pioggia si possa morire. Bisogna pertanto agire e collaborare insieme per evitare che tutto ciò accada» concludono Amato e De Riso.
Fonte: Il Vescovado
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