di Raffaele Ferraioli

L'uomo del villaggio globale non ha più memoria.
Per costui tutto è come se fosse accaduto ieri o, al massimo, la settimana scorsa.
Il ricordo è sbiadito, l'esperienza svalutata, la storia cancellata.
Chi si ostina a studiarla è considerato un perditempo.
Meglio le storie, possibilmente intriganti, pruriginose.

La mancanza di memoria azzera il senso della responsabilità.
Così si innalzano palazzoni sui fianchi dei vulcani,
si costruisce nell'alveo dei torrenti, sugli scogli, in riva al mare.
Si edifica sotto ponti e viadotti che prima o poi crollano e "scamazzano" tutto e tutti.
Dice: "ma i Napoletani cantano Scurdammece 'o ppassato".
E' vero, ma è un invito a voltare pagina, non a rinnegare
Dimenticare è cancellare dalla mente, scordare è rimuovere dal cuore.
In chi non ha memoria pressapochismo e superficialità incombono.

L'ignoranza si fa sempre più grassa, alimenta il ribellismo degli stolti
Si vive alla giornata, non si sogna, non si spera, non si progetta.
L'economia è al collasso, l'inquinamento sta distruggendo il nostro pianeta,
la menzogna offusca la verità. Che cosa si può fare? Boh!
Cialtroni e imbecilli pontificano sui social. Come si può evitare? Boh!
E' inutile insistere: Questi qua sanno rispondere solo: Boh!
Ma è pur vero che senza passato non ci può essere futuro.