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Maiori, la lettera aperta del Comitato “Tuteliamo la Costiera Amalfitana” agli operatori turistici

Inserito da (redazioneip), venerdì 26 febbraio 2021 16:38:21

Il comitato ambientalista "Tuteliamo la Costiera Amalfitana" ha scritto una lettera aperta agli operatori turistici di Maiori per discutere sull'ormai noto progetto di realizzazione del nuovo impianto di depurazione consortile progettato nella località "Demanio".

«Cari concittadini, sarete sicuramente già informati della realizzazione del grande impianto di depurazione in località Demanio del nostro Comune, originariamente progettato per le sole città di Maiori e Minori e, successivamente ampliato, per corrispondere alle esigenze degli altri comuni costieri (Tramonti, Ravello, Scala e Atrani). Il progetto definitivo prevede Maiori come comune terminale ove verranno concentrati tutti gli impianti di adduzione provenienti dalla Costiera, con tubi di mandata, centrale idroelettrica, camera di sollevamento e sfioro "troppo pieno" in condotta sottomarina in caso di emergenza. L'infrastruttura di adduzione prevede una rete di collegamenti dai comuni di Ravello - Scala-Atrani che impegnerà la sede stradale della SS163,sino alla città di Minori, per poi convogliare tutti i reflui, per mezzo di una conduttura in roccia, sino all'area San Francesco di Maiori.

Tutta Maiori diverrà così un grande impianto "a cielo aperto", da San Francesco sino al Corso Reghinna e all'Hotel Splendid (sito della camera di sollevamento) per ospitare e trattare i quantitativi dell'intera popolazione del centro costa; a sinistra della foce del Reghinna, in pieno centro urbano, è prevista la centrale idroelettrica di alimentazione mentre la condotta sottomarina preesistente sarà utilizzata nel caso di emergenza, per la fuoriuscita dei reflui non trattati direttamente in maree la stessa cosa è prevista per le altre condotte degli altri centri di Atrani e Minori, facenti parte dello stesso impianto, il cui "sfioro" è attivato all'occorrenza.

Con tali distanze, di decine di chilometri, può essere possibile il cattivo funzionamento, con scoppio/rottura/perdita delle tubazioni direttamente in SS163 e nei centri abitati, e a maggior ragione nel centro urbano di Maiori, città dedicata che ospiterebbe la gran parte dell'intero impianto.

Va anche evidenziato che l'attuale progetto è stato commisurato per un massimo di40mila persone, tra residenti e turisti soggiornanti nel periodo di alta stagione nei suddetti 6comuni; per la qualcosa, di converso, il sovraccarico evidente a regime, in considerazione degli alti numeri che invece sono notori a tutti (e soprattutto a Voi come operatori del settore turistico) ne può soltanto elevare il rischio di "cattivo funzionamento".

Come pure la centrale idroelettrica, allocata in pieno centro, va valutata per le conseguenze dell'impatto ambientale. Ed in ultimo, e non da meno, l'area prescelta (dalla Regione Campania e accettata dall'Amministrazione comunale) del Demanio per il trattamento dei reflui; area di alto valore ambientale, classificata AREA SIC e Natura 2000, coperta tra l'altro da vincolo idrogeologico P4R4. Tale scelta può irrimediabilmente compromettere in modo definitivo il sito ambientale del Demanio anche come importante fattore naturalistico per diversificare l'offerta turistica con un approccio più misurato e compatibile rispetto al valore di una domanda di turismo sostenibile sempre più in crescita (soprattutto di questi tempi !).

Esiste al contempo, agli atti, una proposta di progetto alternativo, per via mare, con collegamento al grande impianto di depurazione della città di Salerno (tutto per condotta sottomarina), proposto dalla società Ausino Servizi Idrici Integrati S.p.A. Cava dei Tirreni che è stato di fatto ignorato dagli enti preposti senza alcuna motivazione tecnica seppur risultante più conveniente per costi di realizzazione e gestione.

Un analogo collegamento è stato però approvato per il comune di Cetara e, come si riferisce nella relazione dell'Ausino, il fondale marino tra Maiori e Cetara non presenta alcuna criticità e, analogamente, non si rileva nel tratto di mare alcuna zona protetta, ad esempio SIC o Natura 2000.

Non compare cioè alcun vincolo e tantomeno è stata presentata da terzi (enti o altri soggetti pubblici) alcuna contro deduzione ostativa. Infine non sono state approfondite da parte degli enti interessati e prepostile altre possibili soluzioni "a terra", ad esempio per mezzo di "piccoli impianti", su sistema di piccole opere per caduta, tra comuni contermini per morfologia naturale, al fine di evitare una così grande opera impattante.

Difatti questo progetto si configura come una grande opera, aliena alla fragilità e delicatezza del territorio della Costiera, il cui impatto potrebbe procurare un grave danno all'economia del territorio e all'occupazione, oltreché all'habitat naturale e alla salute dei cittadini per possibile inquinamento da esalazioni fognarie, come nell'esempio della vicina Amalfi.

È per queste ragioni, pur nella piena consapevolezza di vivere in un momento particolare dove ogni azienda è limitata e impegnata dalla presente crisi economico/sanitaria, Vi chiediamo di prestare la massima attenzione a quanto accade nella nostra città sulla questione depurazione.

Vi chiediamo come concittadini di Maiori di approfondire il tema e seguirne lo sviluppo, nell'interesse della Città in cui abitiamo e della Costiera, e assumere una posizione sull'Opera pubblica che potrebbe incidere in modo significativo, come già accade nella vicina Amalfi, sulla città e sull'intero comprensorio, la cui economia principale è quella turistica. E nello specifico voler eventualmente presentare le Vostre preoccupazioni (come singoli e Associazione di categoria) e considerazioni pubblicamente alla città e in particolare all' Amministrazione comunale e alla Regione Campania che di questo progetto è l'attore principale assieme alla Provincia di Salerno che è stato scelto come ente attuatore».

Fonte: Il Vescovado

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