«Una mente illuminata come poche, vanto per l'Italia nel mondo, un uomo dalle straordinarie capacità manageriali ma anche umane». Franco Nuschese ricorda così Sergio Marchionne. Il guru della ristorazione italiana col suo Cafe Milano a Washington e presidente del Georgetown Entertainment Group e l'amministratore delegato di Fiat Chrysler Automobiles vennero insigniti, nel 2015, del premio "Leadership e Servizio" della National Italian American Foundation, la maggiore associazione degli Italiani d'America (clicca in basso per vedere i video di presentazione di entrambi).

Il gala, che celebrava il quarantesimo anniversario della NIAF, si svolse al Marriott Wardman Park di Washington. Con Nuschese e Marchionne, premiati anche Amato L. Berardi, Richard E. Caruso, Connie Francis, Mario Gabelli, Steve Perillo, Alfred M. Rotondaro e Josephine J. (Gargiulo) Templeton.

Ospiti d'onore della serata i tre tenori de "Il Volo". «Rispettato e ammirato qui in America, con le sue scelte coraggiose nella strategia da amministratore delegato di FCA, Sergio Marchionne ha restituito dignità e prestigio ai marchi storici dell'automobile italiana, rilevando persino una casa storica americana, la Jeep. E' un momento davvero triste per me che ho visto in Marchionne, oltre al manager di grande spessore, una persona dalle straordinarie qualità umane». Caratteristiche, quest'ultime, meno note ai più, che il manager di Minori ha avuto modo di constatare a tavola, in momenti di spensieratezza e di gusto italiano al Cafe Milano.