Tu sei qui: AttualitàRifiuti, il Comune di Roccapiemonte vince in parte la causa: revocato decreto da 3,4 milioni
Inserito da (Admin), martedì 22 luglio 2025 15:56:45
Con sentenza n. 2347/2025 pubblicata il 17 luglio 2025, il Tribunale di Nocera Inferiore - I Sezione Civile, nella persona del giudice monocratico dott.ssa Aurelia Cuomo, ha accolto parzialmente l’opposizione presentata dal Comune di Roccapiemonte contro il decreto ingiuntivo n. 236/2017 emesso a favore del Consorzio per la Gestione Integrata di Raccolta e di Smaltimento dei Rifiuti Urbani – Bacino Salerno/1 in liquidazione.
Il decreto ingiuntivo, che ammontava complessivamente a 3.480.283,96 euro, era stato emesso a titolo di corrispettivi, conguagli e IVA per il servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani svolto dal Consorzio. A sostegno dell’opposizione, il Comune – rappresentato in giudizio dall’avvocato Giovanni Maria di Lieto – ha contestato in modo dettagliato la legittimità delle fatture poste a base della richiesta, evidenziando la mancanza di prova sull'effettivo svolgimento delle attività extra richieste e l’assenza di un corretto procedimento contabile, come previsto dalla convenzione del 9 luglio 2007.
Secondo la difesa del Comune, il corrispettivo spettante al Consorzio era già compreso nel canone omnicomprensivo mensilmente versato, e ogni ulteriore spesa avrebbe dovuto essere motivata e documentata. Il Tribunale ha accolto questa impostazione, rilevando che "le fatture allegate non possono, per sé sole, assurgere a idoneo mezzo di prova" e che anche le buste paga prodotte "sono atti unilaterali privi di efficacia probatoria". È stato quindi escluso il pagamento della voce "conguagli" per un importo complessivo pari a 703.134,31 euro.
Nel corso del giudizio, è stato riconosciuto come effettivamente versato da parte del Comune l’importo di 1.721.402,78 euro, comprovato da mandati di pagamento, e imputabile a fatture diverse da quelle oggetto di contestazione.
Il Tribunale ha infine condannato il Comune di Roccapiemonte al pagamento della somma residua di 1.055.746,87 euro, oltre interessi legali, revocando però integralmente il precedente decreto ingiuntivo. Le spese di lite, comprese quelle per la consulenza tecnica d’ufficio, sono state compensate tra le parti in ragione della reciproca soccombenza parziale.
Una decisione che conferma l’importanza del rigore probatorio nei rapporti tra enti pubblici e soggetti gestori, e che riconosce la validità della linea difensiva adottata dall’amministrazione comunale.
Foto di repertorio: pagina Facebook "Roccapiemonte"
In allegato in basso la sentenza in PDF
Fonte: Il Portico
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