Tu sei qui: Attualità“Rimborso per importo in eccesso”: la mail truffa intestata al Ministero della Salute. Non cliccare
Inserito da (Redazione il Vescovado Notizie), martedì 15 aprile 2025 13:32:48
Una nuova truffa online sfrutta il nome del Ministero della Salute per ingannare i cittadini promettendo un falso rimborso economico. La segnalazione è arrivata dallo stesso Ministero, che ha invitato pubblicamente a non cliccare sui link contenuti nella mail, a non fornire dati personali e a cancellare immediatamente il messaggio.
La mail, dall'apparenza ufficiale, riporta l'intestazione del Ministero e un oggetto rassicurante: "Rimborso per importo in eccesso". Al suo interno, si legge: "A seguito di una recente verifica sui tuoi versamenti, abbiamo rilevato un pagamento in eccesso relativo a due mensilità al Servizio sanitario nazionale. Di conseguenza ti spetta un rimborso pari a 234,40 euro".
Subito dopo, il messaggio invita l'utente a fornire i propri dati personali per ottenere il rimborso, specificando che "tutte le informazioni fornite verranno trattate con la massima riservatezza e nel pieno rispetto delle normative vigenti in materia di protezione dei dati personali". Una falsa garanzia che serve solo a rendere più credibile la truffa.
Il Ministero della Salute ha prontamente attivato una segnalazione ufficiale ai Carabinieri del Nas e ha pubblicato un avviso sui propri canali istituzionali per mettere in guardia i cittadini.
Quella segnalata dal Ministero della Salute è solo una delle tante frodi digitali che si stanno moltiplicando nelle ultime settimane. Un altro caso riguarda l'INPS, che ha messo in allerta i cittadini sugli SMS truffaldini a tema SPID. I messaggi, che sembrano provenire dall'Istituto di previdenza, chiedono di cliccare su link sospetti per aggiornare o gestire l'identità digitale.
L'INPS ricorda: "Invia solo SMS senza link cliccabili, per proteggere la sicurezza dei dati personali e prevenire il phishing". I malintenzionati cercano in questo modo di ottenere informazioni sensibili per creare falsi SPID e commettere illeciti a nome delle vittime.
Tra le truffe più recenti vi è anche quella del falso curriculum: molti utenti ricevono chiamate o messaggi WhatsApp con frasi come "Abbiamo ricevuto il tuo curriculum, aggiungici per parlare di lavoro".
Il numero sembra italiano e affidabile, ma si tratta di un tentativo di truffa. A essere più esposte sono le persone che stanno effettivamente cercando lavoro e sono in attesa di risposte da aziende. Anche in questo caso, il consiglio è chiaro: non fornire mai dati personali o finanziari, non cliccare su link sospetti e non inviare denaro a sconosciuti.
Se ricevete email, SMS o telefonate sospette, non interagite, non aprite link o allegati, e segnalate l'episodio alle autorità competenti. La prudenza è l'arma più efficace contro un fenomeno in continua evoluzione.
Fonte: Il Vescovado
rank: 105210108
Sta facendo discutere, e non poco, un post pubblicato su X da Marco Frittella, attuale direttore delle relazioni istituzionali della RAI, già noto al grande pubblico come volto storico del TG1 e docente di giornalismo all'Università Tor Vergata di Roma. Il commento incriminato è apparso come risposta...
La Scoglieradi Positano conquista il titolo di Best Location 2024 e il massimo riconoscimento della guida con tre ombrelloni gold di Italian Beach. Con un punteggio superiore ai 90 su 100, il beach club si distingue per la sua posizione mozzafiato sulla celebre "città verticale" e un'esperienza esclusiva...
Dopo l'apparecchio defibrillatore, ricevuto in dono pochi giorni fa, il Santuario di Santa Maria del Bando ad Atrani riceve un altro dono importante. Questo si configura in una cassetta di primo soccorso attrezzata con tutti gli strumenti e medicinali utili per un primo intervento, fondamentali per la...
La Costa d'Amalfi si stringe attorno all'Arma dei Carabinieri per rendere omaggio al Brigadiere Capo Carlo Legrottaglie, caduto in servizio nel tentativo di sventare una rapina. Stamattina, 14 giugno, alle ore 10:00, tutti i Comandi di Polizia Municipale della Costa d'Amalfi, insieme alla Guardia di...