Tu sei qui: AttualitàSempre più incidenti domestici da cause elettriche: troppi impianti non a norma
Inserito da (redazionelda), domenica 4 novembre 2018 13:19:06
A cura dell'ing. Giuseppe Mormile*
I dati dell'INAIL (Istituto Nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro) evidenziano nell'anno in corso un aumento significativo delle denunce degli infortuni mortali (+ 11,6%) nel primo trimestre del 2018 (212 eventi) rispetto all'analogo periodo del 2017 (190 eventi). L'incremento sostanziale si è avuto soprattutto con gli infortuni in itinere (da 43 a 67 eventi) mentre quelli avvenuti in occasione di lavoro sono diminuiti da 147 a 145.
Se questa è la situazione nel mondo del lavoro, molto più drammatica è la condizione in ambito domestico.
In Italia avvengono ogni anno quasi 4 milioni di incidenti domestici, il 6% dei quali (241mila) originati da cause elettriche. Di questi, 42mila comportano infortuni per le persone (Dati CENSIS).
Incidenti anche gravi, che si verificano più frequentemente nelle abitazioni con impianti non a norma, 8 milioni secondo i calcoli del Censis, pari al 37,7% del totale.
E' certo che l'impianto elettrico costituisce qualcosa di assolutamente irrinunciabile e, nel contempo, qualcosa di potenzialmente pericoloso se non correttamente realizzato, utilizzato e manutenuto.
Nelle abitazioni realizzate nei decenni passati, è ancora molto frequente riscontrare la presenza di impianti elettrici non a norma che, abbinata alla presenza nelle case di persone anziane, amplifica il rischio reale.
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L'impianto elettrico, come ormai noto da quasi trenta anni, deve essere realizzato da imprese installatrici in possesso dei requisiti previsti dalle norme di legge vigenti (prima con la Legge n.46 del marzo del 1990, oggi con il D.M. n.37 del gennaio 2008). Fondamentale ed obbligatoria, secondo le norme tecniche di riferimento, è il rilascio da parte dell'impresa della Dichiarazione di Conformità (cosiddetta DICO) ad ultimazione degli interventi.
La Dichiarazione di Conformità è quel documento, rilasciato dall'impresa, che attesta che il lavoro è stato realizzato secondo le norme vigenti ed è svolto a regola d'arte ("l'impianto è a norma").
Ma quando l'utente deve richiedere / acquisire la Dichiarazione di Conformità?
Premesso che la Dichiarazione di Conformità è un documento OBBLIGATORIO e NON FACOLTATIVO, non è ne a discrezione dell'impresa, ne un costo supplementare per il cliente.
L'utente, per acquisire la Dichiarazione di Conformità, deve conoscere quale tipo di intervento andrà a far eseguire sull'impianto individuando se trattasi di: installazione, ampliamento, trasformazione, manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria.
Cosa si intende per:
Nella Manutenzione Ordinaria vengono sostituite piccole apparecchiature, vecchie o danneggiate, ad esempio interruttori o prese a spina, con altre aventi le stesse caratteristiche, ecc.
Molti degli infortuni causati dall'impianto elettrico che avvengono negli ambienti domestici sono originati, oltre dagli impianti stessi "non a norma", anche da una serie di comportamenti derivanti perlopiù da un'insufficiente percezione dei pericoli e dei conseguenti rischi.
L'uso non corretto di apparecchi elettrici dovuto generalmente ad impiego continuativo ben oltre i limiti consigliati dal fabbricante, è sovente causa di cortocircuiti con conseguente sviluppo di un principio d'incendio nell'abitazione. Un'altra cattiva abitudine molto diffusa, è quella relativa al sovraccarico delle prese elettriche, mediante l'apposizione di riduttori e multiple varie con annesse derivazioni a cui sono collegati elettrodomestici o altro, provocando così un sovraccarico dell'impianto con ovvie conseguenze.
Cosi come per il settore lavorativo anche in ambito domestico occorre costruire una maggiore cultura della prevenzione, con l'obiettivo primario di modificare gli atteggiamenti degli individui nei confronti della sicurezza favorendo un cambiamento dei comportamenti. Predisponendo per esempio un progetto formativo ed informativo da diffondere nelle scuole di ogni ordine e grado, a partire dalla scuola materna, nelle circoscrizioni comunali, nei circoli per anziani, nelle parrocchie, ecc. in tutti i luoghi di aggregazione sociale nei quali è possibile porre le basi per la costruzione di una cultura diffusa della sicurezza tra le varie fasce d'età.
*docente in materia di "Impianti e Sicurezza" in Executive Master DRPI organizzati da C.I.T.E.R.A. dell'Università La Sapienza di Roma e Sogeea
Fonte: Il Vescovado
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