William Little, il giovane cameriere che aveva denunciato Kevin Spacey per molestie sessuali, ha ritirato ogni accusa contro l'attore statunitense, rinunciando di fatto a rivalersi su di lui in un tribunale civile. Non è chiaro cosa abbia spinto il giovane a fare marcia indietro, ma le cose non si erano messe bene per l'accusa nell'udienza preliminare del processo che si era aperto due giorni fa in Massachusetts.

Little aveva raccontato di essere stato avvicinato da Spacey in un locale della cittadina, dove il diciottenne lavorava come cameriere. L'attore Premio Oscar, dopo avergli comprato alcolici da consumare insieme, l'aveva insistentemente invitato nella propria casa, e non si era fermato alle proposte verbali. Le molestie sessuali, stando alla prima ricostruzione, sarebbero state riprese dalla presunta vittima sul cellulare.

L'avvocato di Spacey, tuttavia, è riuscito a mettere in dubbio la credibilità della presunta vittima, sostenendo che quest'ultima aveva cancellato diversi messaggi e fotografie per incastrare l'attore. Il legale di Spacey ha chiesto al giudice una copia "completa e non alterata" dei dati del telefono del cameriere, che, però, non è mai stata presentata.

Spacey può dunque tirare un sospiro di sollievo, ma per lui si prospettano ancora tempi duri.

Per l'attore di House of Card, infatti, resta valido il procedimento penale, per il quale si è già presentato in tribunale dichiarandosi innocente e per cui rischia una condanna fino a cinque anni.

A seguito dello scandalo che lo vide coinvolto nel 2017, Spacey fu stato licenziato da Netflix, estromettendolo da House of Card e dal film "Tutti i soldi del mondo" (in cui è stato sostituito da Christopher Plummer), mentre uno dei suoi ultimi progetti, il film su Gore Vidal, girato nel 2017 nella Villa Rondinaia di Ravello, fu cancellato.