Momenti di paura sabato sera a Salerno. Paola Grassadonia, figlia 18enne dell'allenatore del Pescara Gianluca, è stata vittima di minacce e aggressioni da parte di alcuni uomini in giro per le strade del capoluogo, con l'intento intimorire il padre in vista della sfida di oggi tra Pescara e Salernitana, che potrebbe regalare la Serie A ai campani.

L'episodio denunciato dalla moglie del tecnico del club abruzzese: «Dopo cinque giorni di minacce e insulti dirette alla nostra famiglia, la follia consumatasi questa sera è intollerabile. Nostra figlia, appena diciottenne,è stata minacciata e aggredita con spintoni e calci affinché il papà capisca....Tutto questo per una partita di calcio».

Immediata la vicinanza da parte del club granata: «L'U.S. Salernitana 1919 stigmatizza e condanna i comportamenti intimidatori ed offensivi messi in atto in queste ore da qualcuno nei confronti dei familiari dell'allenatore del Pescara Calcio, il signor Gianluca Grassadonia. Una partita di calcio, pur se importante e decisiva, resta tale e non può scatenare simili manifestazioni di violenza verbale».

Grassadonia ha origini salernitane e la famiglia vive proprio a Salerno. Il mister, sconvolto per l'accaduto, ha dichiarato che non ne può più e non vede l'ora che la sua famiglia lo raggiunga in Abruzzo.

Un gesto vergognoso che non c'entra nulla con il calcio, condannato all'unanimità anche dai tifosi salernitani e dalla società di Lotito.