Tu sei qui: CronacaAl via al MARTE giovedì 6 marzo la rassegna "femminile palestinese"
Inserito da (admin), mercoledì 5 marzo 2014 00:00:00
Giovedì 6 marzo, alle ore 19.00, presso il MARTE Mediateca di Cava de’ Tirreni, prende il via la rassegna “femminile palestinese - la donna, l’arte, la resistenza” con la conferenza di Isabella Camera D’Afflitto, arabista salernitana di fama internazionale (Ordinario di Letteratura araba alla Sapienza di Roma), che tratterà il tema “Femminismo arabo: dall’Egitto alla Palestina”. In uno dei suoi numerosi libri, “Cento anni di cultura palestinese”, dedica una particolare attenzione al ruolo della donna dai primordi del femminismo alle più recenti battaglie per i diritti civili.
La rassegna “femminile palestinese”, a cura di Maria Rosaria Greco, si inserisce nella campagna nazionale lanciata a Roma nello scorso gennaio dall’associazione “Cultura è Libertà”, che promuove e sostiene la cultura palestinese, in quanto espressione dell’esistenza e resistenza di un popolo a cui è negata la propria identità.
Nello specifico, il progetto salernitano dedica una particolare attenzione al ruolo della donna in tutto il mondo arabo, all’importanza del contributo femminile nella cultura palestinese, alla capacità che le donne hanno di mettere in discussione i confini e le narrazioni dell’occupazione, dai movimenti femministi alle varie discipline della cultura e delle arti. La creatività contro l’occupazione, contro la colonizzazione, contro la diaspora, contro la discriminazione, contro la violenza.
La rassegna prevede quattro date, con la presenza di donne palestinesi o che parlano di Palestina, che attraverso il loro sapere scientifico-culturale ed artistico sanno esprimere resistenza. Il primo appuntamento è la conferenza di Isabella Camera D’Afflitto al MARTE Mediateca. Il secondo è la proiezione del film “Jerusalem Bride” all’Università di Salerno il 25 marzo, con la partecipazione dell’autrice Sahera Dirbas, regista indipendente di Gerusalemme.
Il terzo appuntamento il 24 aprile al Teatro Antonio Ghirelli di Salerno è lo spettacolo teatrale “Mi chiamo Omar” di Dalal ed Omar Suleiman, scritto e diretto da Luisa Guarro, che si conclude con una cena araba. Il quarto, l’11 maggio 2014 al Teatro Antonio Ghirelli di Salerno, è il concerto di Amal Ziad Kaawash, cantante e cartoonist, figlia di profughi palestinesi, che vive e lavora a Beirut e sarà a Salerno in prima nazionale con “Canzoni dalla Palestina e dal mondo arabo”. Con lei i musicisti Helmi M’hadhbi, Oud (liuto arabo) e John Salins, percussioni.
La rassegna salernitana è promossa da “Cultura è Libertà” e da “Osservatorio Palestina”, altra associazione che da anni diffonde tutte le culture del Mediterraneo e raccoglie il sostegno e il partenariato di molti attori locali: il Comune di Salerno, il MARTE Mediateca di Cava de’ Tirreni, la Fondazione Salerno Contemporanea, il Teatro Antonio Ghirelli (TAG), l’Università degli Studi di Salerno, la Rete Radiè Resh gruppo di Salerno, la Fondazione Alfonso Gatto, l’ANPI sezione di Salerno, l’associazione “donne se non ora quando” sezione di Salerno.
Maria Rosaria Greco
Fonte: Il Portico
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