Tu sei qui: Cronaca«Allarmante personalità e dimestichezza nel raggirare i controlli»: Riesame conferma gravità accuse nei confronti di Franco Alfieri
Inserito da (Redazione il Vescovado Notizie), giovedì 5 dicembre 2024 15:34:35
Il Tribunale del Riesame ha depositato le motivazioni che confermano il rigetto delle richieste di scarcerazione per gli indagati della prima tranche dell'inchiesta che coinvolge il Presidente della Provincia di Salerno Franco Alfieri, sua sorella, e le altre figure coinvolte nell'indagine. Alfieri, attualmente agli arresti domiciliari, è stato descritto dai giudici come dotato di una «allarmante personalità manifestatasi allorchè ha dato ampia prova di una consolidata, astuta e insidiosa dimestichezza nel sottrarsi a possibili forme di controllo dell'autorità giudiziaria, ovvero nel raggirare i sistemi investigativi e di monitoraggio». Ne dà notizia Carmela Santi in un articolo in edicola oggi su "Il Mattino".
Tra gli episodi citati nelle 122 pagine delle motivazioni, emerge l'uso dei "pizzini" per comunicare quando era consapevole di essere intercettato e la bonifica del proprio ufficio dalle cimici. I giudici parlano di un "articolato gruppo criminale" la cui attività sarebbe stata guidata da una "persistente e concorde volontà" di operare al di fuori della legalità, rendendo necessarie misure restrittive per evitare il rischio di contatti e ulteriori condotte illecite.
Le intercettazioni potrebbero aggravare ulteriormente la posizione di Alfieri. In una conversazione in auto con il suo autista, il sindaco di Capaccio Paestum viene intercettato mentre discute degli appalti pubblici, menzionando cifre considerevoli come gli 11 milioni già assegnati per la Fondovalle Calore e i 35 milioni per il progetto Aversana. Secondo i magistrati, Alfieri avrebbe auspicato la vittoria di una ditta a lui vicina, dimostrando un "spietato interessamento personalistico" nella gestione dei pubblici appalti.
A due mesi dall'arresto di Alfieri, il clima politico nella cittadina è incandescente. La gestione comunale, ora affidata alla vice sindaca Maria Antonietta Di Filippo, è al centro di un'ondata di polemiche, tra cui le accuse di Carmine Caramante, già candidato sindaco, che ha inviato una lettera al segretario comunale e al prefetto di Salerno, in cui chiede di verificare l'applicazione dell'articolo 55 del Testo Unico degli Enti Locali, che prevede la possibilità di sospendere funzionari comunali sottoposti a procedimento penale.
Non meno grave è la situazione finanziaria del Comune. La recente sentenza del Tar di Salerno, che ha bloccato la vendita di beni immobili ex Ersac, ha privato le casse comunali di un previsto incasso di 1,4 milioni di euro. Il consigliere regionale della Lega Aurelio Tommasetti ha definito l'intera vicenda un "pasticcio amministrativo", sottolineando che il Comune deve già affrontare un disavanzo di 41 milioni di euro.
Tra accuse di mala gestione, difficoltà finanziarie e un clima politico sempre più acceso, l'intera amministrazione si trova sotto i riflettori.
Fonte: Il Vescovado
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