Tu sei qui: CronacaArrestati tre tifosi aquilotti
Inserito da (admin), lunedì 6 settembre 2010 00:00:00
Tre tifosi della Cavese arrestati ed un tifoso del Cosenza denunciato: questo il bilancio dei tafferugli tra tifoserie verificatisi in occasione dell’incontro di calcio, valevole per il campionato di Prima Divisione, di ieri pomeriggio allo Stadio “Simonetta Lamberti” di Cava de’ Tirreni.
Questi i fatti che hanno portato agli arresti. All’arrivo presso la stazione ferroviaria di Cava di circa 20 supporters del Cosenza, accompagnati dai Poliziotti del locale Commissariato di Pubblica Sicurezza e dalla Polizia Ferroviaria di Salerno, durante le fasi di instradamento lungo la via XXV Luglio, appena giunti all’altezza dell’ex opificio “Di Mauro”, improvvisamente sbucava da una stradina laterale un nutrito gruppo di tifosi della Cavese, di cui una parte travisati con sciarpe.
Gli stessi iniziavano a correre verso il gruppo dei supporters cosentini, contro i quali lanciavano sassi, petardi, fumogeni, bastoni ed aste di bandiere. Gli agenti operanti si frapponevano tempestivamente fra le due parti, arginando la corsa dei cavesi, utilizzando anche le autovetture di servizio. Nel corso di tale attività di contenimento, due veicoli di servizio venivano danneggiati ed i Poliziotti bersagliati con lanci di oggetti e percosse. A causa dell’aggressione, due Agenti, colpiti in modo violento con delle aste, riportavano lesioni al corpo.
Nel corso dei tafferugli, gli Agenti operanti hanno fermato tre giovani supporters, poi identificati per:
- Carmine D’Amato, nato a Cava de’ Tirreni, di anni 23, ivi residente, incensurato;
- Luigi Massa, nato a Cava de’ Tirreni, di anni 30, ivi residente, con precedenti, già denunciato per reati commessi in ambito di manifestazioni sportive, già sottoposto al provvedimento di DASPO nel 2007;
- Francesco Parentela, nato a Cava de’ Tirreni, di anni 23 ed ivi residente, sottoposto a rilievi foto segnaletici a cura della Questura di Taranto per i fatti inerenti alla partita Taranto-Cavese del 2004.
Venivano altresì sequestrati, a carico dei tre tifosi, anche oggetti atti ad offendere. A seguito di ciò, i tre tifosi cavesi venivano arrestati, in concorso tra loro e con altre persone da identificare per resistenza, violenza e lesioni a Pubblico Ufficiale, danneggiamento aggravato di autovettura di servizio ed atti di violenza nei confronti di altri tifosi in occasione di manifestazioni sportive. Gli arrestati sono stati poi condotti presso il carcere di Salerno a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Ristabilito l’Ordine Pubblico su quella via, i 20 tifosi ospiti decidevano di non assistere all’incontro di calcio, ma di rientrare a Cosenza, utilizzando la tratta ferroviaria.
Alla fine del primo tempo, inoltre, durante le fasi di accompagnamento di un altro gruppo di una ventina di tifosi cosentini che avevano deciso di abbandonare lo stadio, in quanto fatti oggetto di una forte contestazione verbale ad opera dei tifosi della Cavese presenti nel medesimo settore di Tribuna, veniva denunciato in stato di libertà per i reati di Violenza, Resistenza e Lesioni a P.U., M. D. R., nato a Cosenza, di anni 29, ivi residente, con precedenti, già destinatario di un provvedimento DASPO terminato il 20.08.2010.
Sono in corso indagini finalizzate all’individuazione ed all’identificazione di ulteriori tifosi della Cavese responsabili degli atti di violenza.
Roberto Trucillo, Addetto Stampa Questura di Salerno
Fonte: Il Portico
rank: 10206109
Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza Caserta, previa autorizzazione del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, ha promosso la cessione per usi istituzionali alla Protezione Civile di attrezzature per la manutenzione delle aree verdi (decespugliatori, motoseghe, elettroseghe, tagliasiepi, oli...
Nella giornata del 26 luglio, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile (N.O.R.M.) della Compagnia di Salerno hanno tratto in arresto un uomo con l'accusa di rapina aggravata. Secondo quanto emerso dalle indagini condotte dalla polizia giudiziaria, l'uomo si sarebbe reso responsabile di un grave...
Dopo oltre sei anni di battaglie legali, la famiglia di Palma Casanova, la 56enne di Atrani deceduta nel 2016 in seguito a un intervento per la rimozione di una cisti ovarica, si trova ancora in attesa di giustizia concreta. Lo scrive "La Città di Salerno". Una sentenza del Tribunale civile di Salerno...
Scoppia la polemica a Eboli dopo la drammatica vicenda riportata da La Città di Salerno: un pensionato è deceduto nel reparto di Rianimazione dell'ospedale "Ruggi d'Aragona" di Salerno, ma i familiari non sono stati avvisati tempestivamente del decesso. A raccontarlo, con dolore e amarezza, è la nuora...