Un genio del male o quasi: nell'avellinese è stato scoperto un 55enne che aveva messo in piedi un piano molto arguto per "fregare" i ristoratori della zona. La storia è stata subito battezzata come "La truffa dei babà" ed è stata scoperta dai Carabinieri con la collaborazione dei ristoratori malcapitati che venivano costretti ad acquistare dolci per un prezzo superiore di circa 30 volte rispetto a quello di mercato. A darne notizia i colleghi del quotidiano irpino Il Ciriaco.

Secondo quanto si legge il furbetto, fingendo di essere un facoltoso ingegnere, telefonava i ristoratori della zona (molto spesso proprietari di agriturismi) e prenotava un pranzo di lavoro di circa 40 persone: colleghi di lavoro che avrebbero dovuto festeggiare risultati in realtà mai raggiunti. Il finto ingegnere chiedeva di ordinare dei babà come dolce presso una pasticceria che diceva essere quella di un carissimo amico. In realtà, però, a rispondere era sempre lui che provvedeva ad inviare i dolci ad un prezzo pari circa 30 volte al reale valore di mercato. Ovviamente ai malcapitati veniva richiesto di anticipare i soldi che, in seguito, sarebbero stati saldati unitamente al pranzo.

Come da copione, nessuno si presentava al pranzo ed ai poveri malcapitati non è rimasto che rivolgersi ai Carabinieri. Dopo accurate indagini i militari dell'Arma sono giunti al 55enne, già noto alle Forze dell'Ordine, che è stato deferito alla competente Autorità Giudiziaria per il reato di truffa aggravata. I militari, inoltre, hanno scoperto altre truffe messe a segno dallo stesso malfattore e perpetrate sempre con lo stesso modus operandi nell'area dell'avellinese, del beneventano e del salernitano: il canovaccio era lo stesso ma la sostanza non mutava.