Si presentava come volontaria, parlava con tono accorato, mostrava fogli, immagini e raccontava storie strappalacrime di bambini malati e donne vittime di violenza. Una messinscena ben studiata, quella messa in atto da una donna di Baronissi, smascherata dagli agenti della polizia municipale di Eboli nei pressi dell’ospedale "Maria Santissima Addolorata".

Come riportato da La Città di Salerno, la donna si aggirava da giorni nei corridoi e nelle aree esterne dell’ospedale, frequentate soprattutto da anziani e visitatori. Puntava su persone sole, sensibili e poco diffidenti, avvicinandole con garbo per chiedere piccole donazioni destinate — a suo dire — a cause nobili. In realtà, i soldi finivano nelle sue tasche.

A far scattare l’intervento dei vigili urbani, coordinati dal comandante Daniele De Sanctis, è stata la segnalazione di due anziani seduti su una panchina nei pressi dell’ingresso. I racconti confusi forniti dalla donna ai due coniugi, che avevano intuito la truffa, hanno messo in allarme anche il servizio di vigilanza privata dell’ospedale, che ha immediatamente allertato la polizia locale.

In pochi minuti, gli agenti hanno verificato che la presunta raccolta fondi non aveva alcun collegamento con enti ufficiali né con onlus registrate. Nessuna causa benefica, solo un inganno ben collaudato. La donna è stata multata con una sanzione di 100 euro e colpita da un Daspo urbano, che le vieta di fare ritorno nel territorio del comune di Eboli. Se dovesse essere nuovamente trovata in zona, rischierebbe l’arresto.

Le autorità locali invitano i cittadini a prestare massima attenzione e a segnalare eventuali episodi simili, ricordando che le raccolte fondi ufficiali sono sempre tracciabili e organizzate da enti riconosciuti.

(Foto: Carmine Cerrato)